E così siamo giunti all’ultimo giorno del Congresso dell’Icona di Santa Maria del Perpetuo Soccorso celebrato a Madrid. La giornata è iniziata con una preghiera davanti all’icona, poi è seguito un vasto momento per condividere l’esperienza vissuta dai congressisti durante questi giorni. Devozione, allegria, amore, convivenza, preoccupazione per la comunità dopo questo centenario… sono state le parole più usate di coloro che hanno espresso una testimonianza.
Poi vi è stato l’intervento del P. Michael Brehl, Superiore Generale, che con le sue parole ha centrato il significato del Congresso e, cosa più importante, ci ha indicati le strade per camminare nel prossimo futuro incoraggiando a non rimanere nella semplice devozione alla madonna del Perpetuo Soccorso ma ad addentrarci, con la sua mano, nella missione, essendo missionari della mano di Maria, in modo da essere testimoni del Redentore dinanzi alle persone che soffrono.
Facendo riferimento a Papa Francesco, ha ricordato la chiamata: tutti dobbiamo essere “discepoli missionari”, e ha ricordato che la prima “discepola missionaria” è stata Maria. Ella è stata la prima discepola, e poi la prima missionaria che accoglie la missione di presentarci a suo Figlio e di accompagnare la Chiesa nascente.
Da allora, ha ricordato il P. Generale, Maria continua la sua missione accompagnando coloro che soffrono, creando spazi per l’incontro e rendendo possibile la rivoluzione della tenerezza che trasforma il mondo. Ella è “compassione con coloro che soffrono, segno di speranza nella lotta per la giustizia, sapore di famiglia, compagnia nella vita, pellegrina a fianco dei poveri e di tutte le persone che soffrono”. Con Maria andranno di pari passo la giustizia e la tenerezza, la contemplazione e la compassione, la preghiera e l’azione.
Il P. Michael ci ha ricordato che oggi riceviamo l’incarico di farla conoscere. E il miglior modo per farlo è di essere come lei testimoni del Redentore: accompagnando i poveri e gli abbandonati con compassione, tenerezza e amore materno; accompagnando come pellegrini il popolo di Dio, specialmente i poveri e coloro che soffrono; lottando per la giustizia con il potere rivoluzionario dell’amore e della tenerezza; e pregando in mezzo al popolo di Dio.
Dopo avere affermato che Maria del Perpetuo Soccorso ci accompagna nella nostra missione e a volte ci precede, ha terminato chiedendoci se noi redentoristi, religiosi e laici, potremo accompagnare nelle sua missione ed essere veri testimoni del Redentore, solidari per la missione in un mondo ferito.
Nel pomeriggio il P. José Luis Bartolomé, Superiore Provinciale di Madrid, ha presieduto l’eucarestia di chiusura del Congresso. Una bella performance dell’arte del flamenco e un gaudeamus nel giardino del monastero hanno posto la parola fine a questi giorni di convivenza e di incontro.
Un grazie sincero alla Provincia di Madrid e alla Comunità del Perpetuo Soccorso per la calorosa accoglienza, e alla Commissione organizzativa e ai laici della Provincia per il lavoro silenzioso ed efficace che ha reso possibile l’incontro.
Pedro López, CSsR