(Caucaia, Fortaleza) – I formatori e i promotori vocazionali delle sottoconferenze dell’URB si sono incontrati nella Viceprovincia di Fortaleza dal 17 al 20 luglio, con l’intenzione di partecipare al corso come parte integrante della formazione permanente. Questo evento annuale ha lo scopo di fornire una visione generale e d’insieme sulla formazione nelle unità provinciali. Hanno partecipato PP. Rogério Gomes (Consigliere Generale della CSSR) e Marcelo Araújo (Coordinatore della Conferenza America Latina e Caraibi) e i confratelli formatori della Viceprovincia di Rio de Janeiro, Goiás, Campo Grande, São Paulo, Porto Alegre, Manaus, Recife, Bahia e Fortaleza. Tutti i rapporti gireranno attorno al processo formativo offerto ai giovani che arrivano nelle nostre case di formazione, con l’aspettativa di essere aiutati nel discernimento della loro vocazione, che il Signore li chiama a servire nella Chiesa come futuro Redentorista consacrato alla vita religiosa o nella società come laico impegnato nel regno di Dio.
Il tema presentato in questa fase contempla la dimensione pastorale verso la proposta del 25 ° Capitolo Generale in merito alla solidarietà missionaria nel processo formativo tra formandi e formatori. Come guida dei colloqui abbiamo avuto il contributo del missionario redentorista padre Alfredo Viana Avelar, un membro di Rio de Janeiro, che ci ha fatto riflettere e contribuire a partire dall’esperienza personale, dalle sfide e dalla realtà di ogni partecipante delle diverse fasi di formazione. Pertanto, il relatore ha evidenziato tre punti importanti che devono essere presi in considerazione: 1) partire dalla pedagogia degli insegnamenti di Gesù nella relazione formandi e formatori; 2) Formatori e formandi che testimoniano il Redentore; e 3) la comunità dei pastori: solidarietà missionaria. Tutto questo per risvegliare i formandi e i formatori, la coscienza critica, la maturità umana e l’impegno missionario nella Congregazione, nella Chiesa e nel mondo ferito al quale siamo chiamati a portare la Copiosa Redenzione.
Tutta questa ricchezza acquisita ascoltando i confratelli, si verifica in vista dello stesso obiettivo, che è quello di formare i veri missionari, i formatori di coscienza, in grado di abbracciare con dinamismo e innamoramento del Redentore, la missione liberatrice e salvifica di Colui che crede e confida nelle nostre mani, un messaggio di vita, di amore, di donazione e di speranza per tutta l’umanità, che soffre con le ferite aperte e profonde che nascono da tutti gli impegni sociali, politici, culturali, economiche e religiose in tutto il mondo intero. Se siamo convinti della nostra missione di religiosi redentoristi, dobbiamo penetrare profondamente in queste situazioni in cui sono presenti le piaghe di Gesù Redentore nella speranza della redenzione.
P. Arnaldo Sodré Martins CSsR.