(Trinidad, Goiás, agosto 2018) – È passata una settimana dall’arrivo all’Hotel Liguori, a città di Trinidad, nello stato di Goiás. Una calorosa accoglienza della provincia redentorista a tutte le unità dell’intera Conferenza dell’America Latina e dei Caraibi. Siamo arrivati con la speranza di poter avvicinare con speranza l’impegno della ristrutturazione e riconfigurazione della nostra amata Congregazione, affrontando le esigenze della Chiesa, della Congregazione e dei poveri, i nostri destinatari. Ringraziamo la Provincia di Goiás che ci accoglie e ci abbraccia con la sua gioia, con gli ampi spazi e il cibo abbondante e generoso, preludi della Redenzione Abbondante promessa dal Signore ai suoi discepoli.
Voglio sottolineare l’inizio dell’assemblea con la riflessione di Padre Pedrinho Guareschi. Parole molto sagge per analizzare la realtà che ci circonda. I nuovi capitalismi che ora emergono nel mondo, l’assedio dei media che ci imprigiona e la sua influenza sul nuovo capitalismo digitale. Sicuramente viviamo in un mondo in cui i media diventano qualcosa di essenziale, con la possibilità di influenzare positivamente o negativamente le decisioni da prendere, specialmente nei giovani. Buona la proposta che ci invita a vedere la realtà dei nostri popoli e delle nostre unità in cerca di ristrutturazione.
La visione ottimista e fiduciosa che ci presenta il Padre Generale ci riempie di speranza. L’invito ad entrare nel processo che chiede a tutti noi conversione e impegno generoso ci rinnova nel desiderio di vivere la nostra consacrazione al servizio dei più poveri nel momento presente.
La metodologia che utilizziamo per affrontare le questioni su cui riflettere è stata proprio la proposta in questa parte del mondo: vedere, giudicare, agire e il nostro impegno per valutare i processi che sono necessari nella Congregazione.
Buon lavoro dalle commissioni: un impegno coinvolgente. Incontri ampi e giudiziosi che hanno reso possibili i documenti di lavoro che sono stati la chiave nell’elaborazione finale del Piano Apostolico e del progetto di riconfigurazione con linee d’azione appropriate alla nostra realtà della Congregazione nel continente.
È così che prende forma la riconfigurazione delle nostre unità. È un compito che non arretra e può portare anche dolore, crisi, ma dovrà anche avere un superamento delle paure. Il futuro della Congregazione sarà grande nella misura della nostra fedeltà al momento presente.
Date queste circostanze e aiutate dalla straordinaria grazia che Dio ci dona, siamo chiamati a vivere il processo con gioia. Con gli occhi fissi su Gesù e con i nostri cuori uniti nel battito del loro cuore ad Alfonso e a tanti confratelli fedeli al Redentore, ci siamo lanciati in una avventura così bella.
Ci incoraggia prima di tutto: la presenza dei poveri, che sono così tanti nel continente. I segni dei tempi che ci invitano ad essere fedeli al carisma redentorista oggi. Per questi e molti altri motivi, vale la pena continuare ad assumere con cuore generoso la nostra missione in un mondo ferito.
Ai piedi del nostro Padre Eterno, a cui il popolo brasiliano affida i suoi bisogni. Nelle mani della Madre del Perpetuo Soccorso e con l’intercessione dei nostri santi, beati e martiri, chiediamo loro di concederci il coraggio missionario e la volontà di intraprendere passi decisi in questo processo di ristrutturazione e riconfigurazione.
P. Laureano Hurtado Castaño, C.Ss.R