(Roma, Italia) – La mattinata del 9 ottobre dedicata all’inaugurazione all’Accademia Alfonsiana dell’anno accademico 2018-2019 è cominciata con la celebrazione eucaristica nella chiesa di Sant’Alfonso presieduta dal p. Mauro Mantovani O.S.B., Rettore dell’Università Pontificia Salesiana e Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Pontificie Romane (CRUIPRO), invece del card. João Braz de Aviz impegnato nei lavori del Sinodo dei Giovani.
Dopo la messa, sono seguiti gli interventi nell’Aula Magna dell’Accademia.
Si è cominciato con il saluto del Rettore Magnifico, il Prof. Vincenzo Buonomo, il quale ha ricordato l’importanza dell’attuazione della Veritatis gaudium, per l’Accademia Alfonsiana e le università pontificie in generale, per quanto riguarda il punto di vista della ricerca, della didattica e di una maggiore coesione all’interno del mondo accademico romano, evitando che una sana concorrenza diventi fonte di divisione. Ha espresso per l’intera Pontificia Università Lateranense – quindi anche per l’Accademia – l’esortazione a lui rivoltagli da Papa Francesco: che le università non siano soltanto luoghi di corsi e convegni, ma soprattutto comunità che sappiano dare risposte alle sfide del mondo di oggi.
A ciò è seguito il saluto di p. Nicolás Ayuba C.Ss.R., Delegato del Moderatore Generale dell’Accademia Alfonsiana, p. Michael Brehl C.Ss.R. e del Consiglio Generale della Congregazione del Santissimo Redentore. Egli ha ricordato che i padri capitolari dell’ultimo Capitolo della Congregazione hanno definito la Teologia Morale patrimonio e apostolato comune dei Redentoristi, ribadendone quindi il sostegno a docenti e studenti.
Su introduzione del Preside facente funzione prof. Alfonso Amarante C.Ss.R., il già Preside e attuale presidente AVEPRO, prof. Andrzej S. Wodka C.Ss.R., ha tenuto una relazione sull’anno accademico trascorso, tracciando anche delle linee programmatiche. Dopo aver rilevato come la valutazione dell’agenzia AVEPRO abbia trovato l’Accademia in pieno fervore di docenza e ricerca, ha richiamato anch’egli lo sforzo della Congregazione Redentorista per il potenziamento dell’Istituto nelle sue dimensioni intellettuali e pastorali – confermato dall’invio di ben quattro studenti redentoristi per gli studi in Accademia da parte delle rispettive Provincie.
Si sono quindi enumerate le attività extra-didattiche tenute nello scorso anno accademico: un convegno, la presentazione di un libro, l’esperienza del cineforum proposta dagli studenti e due conferenze. Al termine della relazione, il preside prof. Alfonso Amarante ha dichiarato ufficialmente aperto l’anno accademico 2018-2019.
C’è quindi stata una prolusione “a tre voci” sul tema del ventesimo anniversario della morte del p. Bernhard Häring C.Ss.R.. Il prof. Bruno Hidber C.Ss.R. ne ha ricordato alcuni tratti biografici, nonché la sua visione «terapeutica» della teologia morale: partendo da uno sguardo misericordioso sulla fragilità umana, scopo del teologo è l’annuncio del Vangelo come vera medicina in grado di guarire le ferite dell’umanità.
La seconda “voce” della prolusione, l’ex-alunna Silvia Anelli, ha invece sottolineato come la teologia morale di Häring sia una guida fondamentale per la formazione integrale e lo sviluppo della persona. Infatti l’impostazione di Häring tiene unite la struttura antropologica e la dimensione spirituale nel binomio esistenziale della chiamata-risposta alla Parola creatrice di Dio, nel quale la sequela Christi riveste la base dell’opzione fondamentale che permette di discernere il bene nelle varie realtà del mondo.
Infine don Branko Jurić, dottorando dell’Accademia, ha esposto il carattere spiccatamente ecumenico della riflessione di Bernhard Häring, il quale esortava a sviluppare una morale “del rischio”: cioè il non aver paura di essere Chiesa in uscita ed essere aperti ai segni dei tempi, imparando a riconoscere e superare sia le divisioni provocate dal peccato, ma anche lasciandosi interpellare dalle opere misericordiose compiute da Dio anche nelle porzioni ecclesiali separate.
La mattinata di inaugurazione dell’anno accademico si è conclusa con il conferimento, da parte del preside prof. Alfonso Amarante, dei riconoscimenti accademici sia a studenti di licenza e dottorato distintisi per meriti di studio, sia a membri del personale e del collegio docenti per gli anni di servizio prestati in Accademia.
Don Andrea Pizzichini
Studente Accademia Alfonsiana