In Bolivia, in questi giorni si sono verificate violente manifestazioni e scontri tra i fedeli al presidente Evo Morales e coloro che hanno respinto i risultati delle elezioni del 20 ottobre in cui è stata annunciata la riconferma di Morales per il quarto mandato.
Messaggio al Popolo di Dio in Bolivia
Boris Calzadilla, C.Ss.R, Superiore provinciale per conto dei Missionari Redentoristi della Bolivia, invia un messaggio di pace a tutto il popolo boliviano. «Vogliamo riecheggiare l’intera situazione e il conflitto sociale, politico ed economico che sta vivendo il nostro Paese e ci uniamo a tutti gli uomini e le donne di buona volontà che pregano per la pace, tuttavia pregare per la pace significa per primo unire i nostri cuori al Dio della Pace, secondo pregare per la Pace, è pregare per la giustizia, è pregare per la libertà, pregare per il rispetto della vita e della dignità di ogni essere umano, perché la vera Pace è il frutto della giustizia, della virtù morale e garanzia legale che veglia su tutto il diritto, per il pieno dovere di tutti i cittadini.
Quindi non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza verità, non c’è verità senza amore, non c’è amore senza misericordia, senza perdono, quindi, cari fratelli e sorelle, noi facciamo nostre le richieste giuste del nostro popolo, che difende il loro voto, che difende il suo diritto alla democrazia, alla libertà, alla vita, all’istituzionalità, ma facciamolo senza violenza. Invitiamo inoltre tutte le autorità, tutti i responsabili, tutti i leader a smettere di organizzare marce contro marce e gruppi di scontro e tutto ciò che può generare caos e tutto ciò che provoca la morte sulle nostre strade, sulle vie del nostro paese.
Pertanto, fratelli e sorelle, che la nostra preghiera per la pace sia un impegno per far durare quella pace, come ha detto il nostro cardinale Terrazas: “Non vogliamo la pace dei cimiteri, vogliamo la pace dove la vita e la dignità di ogni essere umano sia una vera realtà”.
Padre Boris Calzadilla Arteaga
Superiore provinciale