La Congregazione Vaticana per gli Istituti di Vita Consacrata ha emesso una lettera in relazione al Sinodo per l’Amazonia iniziato il 6 ottobre 2019 a Roma. Si rivolge in particolare a quegli uomini e donne consacrati in missione nella regione Pan-amazzonica. Ma chiama anche tutti noi a rendere questo Sinodo la nostra preoccupazione e preghiera speciali.
CONGREGATIO PRO INSTITUTIS VITAE CONSECRATAE ET SOCIETATIBUS VITAE APOSTOLICAE
Alle Religiose e ai Religiosi nei Paesi della Regione panamazzonica (Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù, Venezuela, Suriname, Guyana Francese)
Care sorelle, cari fratelli, vi salutiamo nella la pace di Cristo.
Stiamo per iniziare la celebrazione dell’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi
– ottobre 2019, sul tema Amazzonia: Nuovi Cammini per la Chiesa e per una Ecologia Integrale. In questo contesto sinodale sentiamo il desiderio di manifestarvi la nostra vicinanza e il nostro apprezzamento per quello che siete e condividete, come vita consacrata, a favore dei gruppi umani in codeste Regioni tanto ricche e per molti aspetti tanto impegnative. Voi siete testimoni viventi del Dio Misericordioso, ogni Istituto secondo il carisma che gli è proprio, inseriti nella vita del popolo, molte volte in mezzo a privazioni, frequentemente nell’anonimato, senza sottrarsi ai conflitti né al martìrio stesso per la duplice fedeltà all’umanità e al Vangelo.
Vi incoraggiamo a trasformare questo Sinodo in un kairós (l’«oggi» della salvezza divina) per la vita consacrata impegnata nell’Amazzonia e con ripercussioni sulla Chiesa intera:
– collocando Gesù Cristo al centro della vostra missione e riappropriandovi del progetto del Regno che ci libera; che il vostro anelito missionario non sia altro che condurre le genti all’incontro con Gesù Cristo perché in Lui abbiano vita (cfr. Documento Aparecida 2);
– corazonàndose (custodendo) (secondo il bel termine che avete usato durante il vostro incontro a Tabatìnga – Brasile, 20-24 aprile 2018) le persone che servite, le loro lotte per salvaguardarne le identità etniche, culturali, religiose e spirituali; in particolare partecipando alla cura urgente della “casa comune” con la sua enorme biodiversità – tesoro inestimabile per una vita degna ed equa per tutti i figli di Dio nell’intero pianeta;
– ricostruendo le relazioni vitali infrante tra le persone (donne e uomini), tra le comunità e il creato nell’ottica dell’ecologia integrale; ricercando ad ogni costo il senso di famiglia – comunione, solidarietà, perdono, fraternità – che è il frutto più genuino dello Spirito presente nella saggezza dei popoli indigeni e che l’evangelizzazione persegue come meta fondamentale;
– assumendo l’identità profetica tipica della vita consacrata, artefice di speranza, a favore di una Chiesa dal volto amazzonico, festiva e ospitale, malgrado tutti i presagi di morte e i timori che paralizzano; alimentando una spiritualità, una ecclesialità e una missione che proclamino la fede autentica nel Dio-con-noi.
Sua Santità Papa Francesco, con la convocazione di questo Sinodo Speciale, ci ricorda che “siamo chiamati a diventare gli strumenti di Dio Padre perché il nostro pianeta sia quello che Egli ha sognato nel crearlo e risponda al suo progetto di pace, bellezza e pienezza” (Laudato Si’, 53)
Vi affidiamo alla cura materna di Maria, madre amorevole, chiedendovi di accompagnare con la preghiera i lavori dell’Assemblea sinodale, invocando su di essa la luce dello Spirito Santo.
Vaticano, 4 ottobre 2019 Festa di San Francesco di Assisi
+ João Braz de Aviz
Prefetto
+ Jose Rodriguez Carballo, O.F.M.
Arcivescovo Segretario