Giugno 2020, 156 anni della missione Oblata

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Il 1 ° giugno 1864 le porte della casa per anziani di Nostra Signora del Consuelo furono aperte a Ciempozuelos (Madrid) su un piano di giustizia e compassione. Una casa per ospitare l’impotenza, la delusione e l’abbandono delle donne picchiate e ferite dalla prostituzione. Una casa dove le donne possono guarire la loro volontà e riacquistare la loro dignità. Dignità portata via dall’incomprensione di una società che esclude i più deboli.

Commosso dalla situazione di queste donne alle quali furono testimoni all’Ospedale di San Juan de Dios, e raggiunto dal Vangelo di Gesù; José María Benito Serra e Antonia de Oviedo e Schönthal, guidati dalla forza dello Spirito, si danno quello che sono e hanno un’alternativa di compassione e tenerezza e decidono di lanciare quest’opera di redenzione che, 156 anni dopo, continua ad aprire il loro porte.

In una luminosa giornata di giugno era in corso il primo passo della missione Oblata. Nella casa di Ciempozuelos, il sostegno emotivo è garantito in modo che la donna possa uscire dalla sua prostrazione, alzarsi, vivere con dignità e iniziare un processo di autentica liberazione. Questo cammino di compassione e tenerezza che ha portato alla congregazione delle Suore Oblate del Santissimo Redentore, oggi, estende la sua missione con la Famiglia Oblata.

Ho una casa a Ciempozuelos“, disse allora Madre Antonia. E oggi, in una situazione globalmente complicata come quella che stiamo vivendo, la Famiglia Oblata mostra che questo spirito d’accoglienza è ancora vivo, come quel primo giorno a Ciempozuelos. Le porte sono ancora aperte in comunità e progetti.

In questo giorno di festa le squadre di animazione e governo della Congregazione vogliono ringraziare la dedizione, l’impegno, l’attenzione e la cura quotidiana di suore, operai, volontari, donne e tutte le persone che in un modo o nell’altro arricchiscono la nostra famiglia Oblata. Grazie mille a tutti! Lo esprimiamo in questo video:

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