Persone dal cuore accogliente, rinnovato e misericordioso

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(da sinistra) P. Sebastian Ani Dato CSsR, P. Rogério Gomes CSsR e P. Nicolas Ayouba CSsR

(Roma) Questo stesso Spirito che ha ispirato Alfonso è colui che ci guida oggi e fa ardere il cuore di ogni confratello, con le sue gioie e le sue tristezze e, nei suoi limiti, offrire il meglio di sé con i suoi doni – ha detto nell’omelia p. Rogério Gomes CSsR, Consultore generale della Congregazione del Santissimo Redentore che ha presieduto l’Eucaristia nella chiesa di Sant’Alfonso a Roma il 1° agosto 2020.

Tra i concelebranti c’erano altri due membri del Governo Generale, P. Sebastian Ani Dato CSsR e P. Nicolas Ayouba CSsR, così come il Superiore della comunità di Sant’Alfonso e il Rettore del Santuario, P. Giovanni Congiu CSsR, Preside dell’Accademia Alfonsiana, P. Alfonso Amarante CSsR, e professori, studenti e membri della locale comunità Redentorista.

Di seguito presentiamo l’intero testo dell’omelia di P. Rogério Gomes.

OMELIA – SANT’ ALFONSO

Cari confratelli, fratelli e sorelle presenti qui in questo Santuario e a voi che ci seguite attraverso l’internet.

Oggi celebriamo la solennità di Santo Alfonso Maria de Liguori. Ricordiamo i 233 anni del suo passaggio in questa terra e, adesso insieme a Dio, continua a guidarci.

Se chiedessimo ora ad Alfonso se riconosce la Congregazione da lui fondata, certamente direbbe di sì, ma con qualche critica, forse forte, riguardo alle nostre costituzioni e statuti, alle nostre forme di governo, ai nostri capitoli e alla nostra vita apostolica. Non ci criticherebbe dal suo contesto, ma, in quanto uomo scaltro, dalla sua lettura dei segni dei tempi e dei tempi dei segni. Tuttavia, nonostante le critiche, Alfonso riconoscerebbe la sua Congregazione e, con grande gioia, perché dalla sua intuizione e fondazione non ha mai mancata di annunciare il Vangelo un solo giorno, anche con le difficoltà che ha attraversata nel corso dei secoli.

Alfonso riconoscerebbe in essa la stessa vitalità proveniente dalla linfa del carisma, viva e pulsa con il cuore redentore che pompa nelle sue vene il sangue dell’abbondante redenzione che la fa rispondere ogni giorno, in culture diverse, alle chiamate dello Spirito. Lui non sarebbe deluso da noi, ci chiederebbe di andare avanti, con entusiasmo, tornando sempre all’intuizione originale: lo Spirito del Signore è su di me, perché mi ha consacrato con l’unzione e mi ha inviato per portare l’annuncio gioioso ai più abbandonati (Is 61,1).

Questo stesso Spirito che ha ispirato Alfonso è colui che ci guida oggi e fa ardere il cuore di ogni confratello, con le sue gioie e le sue tristezze e, nei suoi limiti, offrire il meglio di sé con i suoi doni. È questo cuore entusiasta di ogni confratello, con l’aiuto del Popolo di Dio, che fa battere il cuore della Congregazione e rinnovare la nostra vita apostolica. Questo rinnovamento è possibile quando ognuno cerca l’incontro personale con il Redentore e sente la sua voce dire: guarda la folla stanca e sfinita come pecore senza pastore. Continua a percorrere le città e i villaggi, predica il vangelo del regno, guarisci gli ammalati e prega il Signore della messe e chiedigli di inviare più operai (cfr. Mt 9,35-38).

Cosa aspetta Alfonso da noi? Certamente la fedeltà creativa che cerca di comprendere la sua intuizione carismatica e di portarla avanti nel contesto moderno, con l’aiuto del Signore che ci darà l’intelligenza per comprendere tutto (2Tm 2,7). Non aspetta che siamo supereroi, i più santi tra i santi, ma uomini con un cuore accogliente, rinnovato e misericordioso, che hanno compassione per le pecore senza pastore e siano in grado di formare coscienze in modo da poter liberare da tante schiavitù di questo mondo. Alfonso vuole che siamo sinceramente umani per essere redenti e trascorrere le nostre giornate a favore della redenzione abbondante.

Possa Alfonso dal cielo ispirarci a proclamare il Vangelo in modo sempre nuovo con tutti i mezzi che abbiamo ovunque siamo, e darci il coraggio e l’audacia per rinnovare la missione della Congregazione ogni giorno. Così sia!

P. Rogério Gomes, C.Ss.R.
Consigliere Generale
Roma, 01 agosto 2020