Beato Kaspar Stanggassinger, nato a Berchtesgaden (Germania) il 12 gennaio del 1871, fu il secondogenito di 16 figli. Compiuti gli studi nel paese natale e nel seminario di Freising, in seguito alla lettura delle opere di S. Alfonso e alla conoscenza dei Redentoristi, entra nella Congregazione del SS. Redentore il 6 ottobre 1892. Professo nel 1893, è ordinato sacerdote il 16 giugno 1895. Era suo desiderio partire missionario per il Brasile, ma i suoi superiori lo destinarono alla formazione dei giovani candidati al sacerdozio. Una vita breve e ordinaria, ma di straordinario impegno e dono di sé a Dio e ai fratelli. Muore il 26 settembre 1899 a Gars am Inn. Giovanni Paolo II lo ha proclamato beato il 24 aprile 1988.
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La Chiesa ci pone davanti agli occhi l’esempio della vita di Kaspar Stanggassinger, seguace di Cristo in modo modesto ma non meno eroico. La sua vita ebbe un’impronta fondamentale religiosa data dalla famiglia. Fu chiamato molto presto al sacerdozio e fu così interamente proiettato verso Dio. Divenne padre redentorista, non per isolarsi dagli uomini ma per condurre gli uomini a Dio in una più stretta unione con Cristo. Durante l’ordinazione sacerdotale disse: “Per grazia di Dio voglio diventare tutto a tutti”.
Il santo padre Kaspar ha realizzato questo proposito adempiendo con fedeltà i suoi doveri quotidiani. Egli non cercava lo straordinario, ma faceva “ciò che la giornata richiedeva”. Come precettore e insegnante dei giovani che si preparavano al sacerdozio era sempre presente. “Voglio ascoltare tutti volentieri, come se non avessi nulla da fare”.
Padre Stanggassinger fu per i suoi giovani cristiani il “buon pastore” secondo l’esempio di Cristo, che conosce il suo gregge e lo conduce con cura. Nell’educare si preoccupava di sviluppare nell’uomo, in modo armonico, la forza spirituale e morale sempre secondo un richiamo religioso. Ne è profondamente convinto: “Solo l’uomo che prega, si può conoscere”. Era quindi molto importante per lui che i suoi allievi avessero, come verità centrale della loro vita, la fede in Dio e in Gesù Cristo. Come “buon pastore” il beato Kaspar Stanggassinger fu un esempio per i suoi giovani amici nel cammino cristiano verso la santità. Viveva in prima persona ciò che insegnava e pretendeva da loro. Con fermezza aveva posto Dio al centro della sua vita e del suo operato. Voleva appartenergli completamente e compiere la sua volontà in tutto, anche nelle cose piccole e modeste. Con il suo senso del dovere quotidiano padre Kaspar ci indica il cammino che tutti dobbiamo percorrere: il cammino della santità nell’imitazione di Cristo nella vita quotidiana. Il suo grande amore per i giovani deve essere modello e stimolo per i sacerdoti, per i genitori e gli educatori. Beato padre Kaspar prega per i giovani del nostro tempo e conducili verso Cristo!
Dall’omelia di Giovanni Paolo II, 24 aprile 1988.