La Fondazione europea per lo studio e la riflessione etici affronterà a livello accademico e professionale l’eutanasia, il suicidio assistito, le cure di fine vita, nonché l’importanza di evitare il dolore e la sofferenza.
(Madrid, marzo 2021) – La Fondazione europea per lo studio e la riflessione etica, Funderética, ha organizzato due giorni sull’eutanasia. La prima, “Conversazione sull’eutanasia”, si terrà il pomeriggio del 10 marzo, virtualmente, alle 19:00, e la seconda, “Eutanasia e cure palliative: tre riflessioni sulla situazione spagnola”, l’8 Aprile allo stesso orario.
Funderética conta la partecipazione di esperti del mondo universitario e della salute e affronterà, accademicamente e professionalmente, altri argomenti come il suicidio assistito, la cura nel processo di fine vita, nonché l’importanza di evitare dolore e sofferenza.
Il primo giorno, “Conversazione sull’eutanasia”, vedrà la partecipazione dell’ex ministro socialista e oratore di diritto, María Luisa Carcedo; il professore di Filosofia del diritto all’UNED, Ana María Marcos, e il professore di sociologia all’Università di Valencia, Antonio Ariño. La trasmissione dell’incontro avverrà attraverso il canale Youtube del Centro Arrupe, dei gesuiti di Valencia.
La seconda giornata, invece, ‘Eutanasia e cure palliative: tre riflessioni sulla situazione spagnola’ si terrà l’8 aprile alle 19:00 e sarà coordinata dal presidente di Funderética e docente di Filosofia del diritto UNED, Rafael Junquera. In questa occasione, ci sarà il professore di Teologia morale alla Pontificia Università Comillas, Javier de la Torre; Ana María Marcos, e il medico di cure palliative e direttore dell’Istituto per cure migliori dell’ospedale San Juan de Dios a Santurce (Vizcaya), Jacinto Bátiz.
Funderética
Funderética vuole essere un motore di riflessione etica nella nostra società e diventare un centro di formazione, riflessione e ricerca in Filosofia Morale, dai criteri che forniscono la dignità della persona e i valori che sono inerenti ad essa. L’umanesimo cristiano è uno dei pilastri fondamentali della costruzione di questa Fondazione. Nato all’interno della Congregazione del Santissimo Redentore (CSsR)
