Il Duetto tra l’anima e Gesù nella Chiesa di Sant’alfonso

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S. Alfonso fece eseguire per la prima volta il suo Duetto tra l’anima e Gesù, chiamato anche Canto della Passione, nel 1760, come intermezzo tra la catechesi e la Predica durante gli esercizi per il popolo nella chiesa della Trinità dei Pellegrino. Questa notizia che ci viene dal Tannoia, ci aiuta a capire che per S. Alfonso questo capolavoro musicale rientrava pienamente nel suo essere missionario: doveva essere occasione per aiutare il popolo ad interiorizzare quanto veniva proposto nella catechesi e nella predicazione: la musica al servizio dell’annuncio missionario.

Questo è stato anche l’intento che ci si è proposti programmandolo nella nostra chiesa di S. Alfonso in Roma, il 28 marzo, Domenica delle Palme, all’inizio della Settimana Santa, come meditazione per aiutare chi l’avesse ascoltato a vivere intensamente i giorni della passione del Signore.

Ma naturalmente è anche occasione per “gustare” il talento musicale del nostro Fondatore, la sua tenerezza e nello stesso tempo la sua forza nel proporre il dramma della Passione. Questo è stato possibile anche per la competenza e l’impegno degli artisti che lo hanno eseguito e ai quali esprimiamo tutta la nostra gratitudine.

P. Giovanni Congiu CSsR


Dialogo tra l’anima e Gesù

A. – Dove, Gesù, ten vai?
G. – Vado per te a morir.
A. – Dunque per me a morire
ten vai, mio caro Dio!
Voglio venire anch’io,
voglio morir con te.
G. – Tu resta. in pace, e intendi
l’amore che ti porto;
e quando sarò morto,
ricordati di me.
Restane dunque, o cara,
e in segno del tuo amore;
donami tutto il core,
e serbami la fe’.
A. -Si, mio Tesor, mio Bene,
tutto il mio cor ti dono;
e tutta quanta io sono,
tutta son tua, mio Re.

più informazioni storiche, il testo completo del pezzo e la partitura musicale può essere trovato su: www.santalfonsoedintorni.it