Un Redentorista centenario: Padre José Luciano Jacques Penido, C.Ss.R.

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La Provincia di RJ-MG-ES celebra i 100 anni di vita di Padre José Luciano Jacques Penido, C.Ss.R.: momento di gratitudine, gioia e festa! In questo centenario, lodiamo anche Dio per gli 8 decenni di lavoro come Missionario Redentorista, un percorso segnato dalla fedeltà al carisma redentorista, dalla dedizione e dalla perseveranza al servizio dei più poveri e abbandonati, seguendo le orme di sant’Alfonso, fondatore di la Congregazione del Santissimo Redentore.

Il più anziano Missionario Redentorista del Brasile e il primo centenario della Provincia di Rio compie 100 anni lucido e fermo nel suo proposito di servire Dio e la Chiesa. Rivela che il segreto per raggiungere la longevità è compiere la volontà di Dio: “Devo ringraziare Dio per questa lucidità. Mi sento sano di mente, con intelligenza, aperto alle novità della vita e, soprattutto, conforme alla volontà di Dio. Questo mi porta pace, gioia e compimento della mia vita non solo religiosa, ma cristiana”.

Padre Penido nasce a Belo Vale (MG), il 18/10/1922, insieme al fratello gemello Paulo. figlio del sig. Henrique e Maria José, ricevettero il sacramento del battesimo il 28/01/1923. Fin da piccolo sognava di fare il sacerdote. “Nel 1934, verso gli 11 anni, mio ​​padre mi mandò al seminario di Congonhas perché era la scuola più vicina. Volevo già essere un sacerdote, ma non pensavo nemmeno a un Redentorista come tale. Quando sono arrivato al Juniorato, ho conosciuto più da vicino l’opera dei Missionari Redentoristi, in particolare l’eloquenza di Padre Ferreira, che ha risvegliato in me l’entusiasmo per le missioni e per la vita religiosa. È stato un grande stimolo per gli studi e, poi, per l’esperienza religiosa”, rivela il sacerdote.

Dopo l’esperienza vocazionale a Congonhas (MG), padre Penido si è trasferito a Juiz de Fora (MG) per fare il noviziato. Fu lì che visse con padre Gregório, che lo guidò a rimanere fedele alla sua vocazione e formazione redentorista, sull’esempio di padre Ferreira, un missionario che tanto lo ispirò. Dopo un anno si recò a Tietê (SP), dove studiò Filosofia. Proseguì gli studi di Teologia e fu trasferito al Seminario di Floresta, nella città di Juiz de Fora, il cui terreno fu donato dalla Famiglia Penido.

Il 2/2/1942 Padre Penido emise i voti religiosi nella Congregazione Redentorista e il 20/7/1947 fu ordinato sacerdote nella Parrocchia di São José, a Belo Horizonte (MG). È passato attraverso alcune Comunità Redentoriste nella Provincia di RJ-MG-ES e ha ricoperto alcuni incarichi, tra cui quello di Superiore Provinciale, carica che ha ricoperto dal 1962 al 1967. A Roma (Italia), ha studiato Giornalismo all’Università Internazionale Pró Deo e Teologia Morale all’Accademia Alfonsiana, dal 1967 al 1969.

Dal 1975 Padre Penido risiede a Rio de Janeiro, presso il Convento Redentorista, dove lavora pastoralmente nella Parrocchia di Sant’Alfonso e celebra la Messa delle 11 ogni domenica, con omelie attuali e opportune. È molto caro ai parrocchiani, che lo considerano un sacerdote dal cuore grande, premuroso, gentile, umile e affettuoso con le persone. Come guida spirituale a capo di diverse pastorali, guidava i fedeli con zelo e con la sua testimonianza missionaria, sempre alla luce del carisma redentorista.

Dal suo ingresso nel Juniorato di Congonhas fino ai giorni nostri, padre Penido conserva molti ricordi nella sua memoria. Uno di quelli che lo ha segnato di più è stato un viaggio missionario, in cui c’è stato un terribile incidente con l’autobus su cui si trovava. “Una volta in missione, l’autobus su cui ci trovavamo aveva le gomme tagliate. Siamo dovuti scendere dal veicolo e abbiamo visto, a 4 metri di distanza, un uomo morente a cui avevano sparato e stava morendo. Mi sono inginocchiato davanti a lui, ho ascoltato la sua confessione e gli ho dato l’assoluzione. È stato un fatto straordinario nella mia vita missionaria”, dice il Redentorista.

Con tutta la sua esperienza, il suo esempio di vita, costanza vocazionale e zelo missionario, Padre Penido parla del sentimento che ogni vocazione deve portare nel suo cuore per diventare Missionario Redentorista: «Innanzitutto è necessario avere un grande amore per Gesù Cristo! Da questo amore deriva la generosità di arrendersi pienamente alla volontà di Dio, che si manifesta negli atti della vita, nella Sacra Bibbia e nell’esempio che abbiamo di tante persone, come i Missionari Redentoristi!”.

Sono 80 anni come Missionario Redentorista, 75 anni di sacerdozio e 100 anni di vita! Una testimonianza vocazionale ispiratrice e un esempio coraggioso di una vita radicata nel Redentore! Per tutto questo, la Provincia di RJ-MG-ES rende grazie a Dio! COMPLIMENTI, PADRE PENIDO!

@provinciadorio