16 ottobre: Festa di San Gerardo Majella

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Noi Redentoristi, amici e collaboratori celebriamo la festa di un Fratello, San Gerardo Majella il 16 ottobre di ogni anno. Gerardo fu beatificato da Leone Xlll il 29 gennaio 1893 e canonizzato da San Pio X l’11 dicembre 1904. Viene invocato come patrono delle madri, soprattutto in tempo di gravidanza. Anche le coppie che sperano di concepire un figlio chiedono l’intercessione di san Gerardo.

Il santuario di San Gerardo Majella si trova nella basilica di Materdomini, in Italia.

Gerardo Majella nacque a Muro Lucano, in Italia, il 6 aprile 1726. Dai suoi genitori Gerardo apprese l’amore per la preghiera e il sacrificio. Quando suo padre morì, Gerardo, essendo l’unico figlio maschio, dovette provvedere alla sua famiglia lavorando come sarto. All’età di quattordici anni ha cercato di entrare nel convento dei Cappuccini ma è stato respinto a causa delle sue cattive condizioni di salute. Dopo un breve periodo come domestico del vescovo di Lacedonia, continua con la sartoria e ha sostenuto la famiglia.

Nell’aprile 1749, dopo aver frequentato una missione redentorista a Muro, Gerardo riuscì a farsi accettare dalla Congregazione Redentorista. Dopo un periodo di prova e un anno di noviziato nella casa di Deliceto, emise i voti religiosi il 16 luglio 1752. Gerardo fu notato per la sua osservanza della regola redentorista e per la raccolta di denaro per i bisogni materiali della comunità. Era la speranza per chi era oppresso dalla povertà. Gerardo aveva una grande empatia e ha testimoniato di avere fiducia nell’amore e nella compassione di Dio.

Durante i suoi cinque anni come fratello laico nella Congregazione, Gerardo fu notevole per il suo zelo apostolico, la pazienza nella malattia; amore per i poveri, profonda umiltà di fronte a false accuse, eroica obbedienza, spirito di penitenza e costanza nella preghiera. Ha scritto numerose lettere di direzione spirituale. Il Signore lo ha favorito con molti doni spirituali, tra cui la profezia, la lettura del cuore delle persone e il dono dei miracoli. Morì a Materdomini il 16 ottobre 1755.

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