Nella sezione blog dell’Accademia Alfonsiana, il professore Maurizio P. Faggioni OFM analizza la questione della partecipazione delle persone transgender alle competizioni sportive a livello agonistico. Questo tema è diventato di grande attualità in occasione dei recenti Giochi Olimpici di Parigi. Il professore scrive, tra l’altro:
L’inclusione delle persone con sessualità non binarie rappresenta una sfida etica e sociale. Per restare fedeli al valore umano dell’inclusione, bisogna evitare ogni esclusione che non sia ragionevolmente motivata. Non possiamo, però, neppure dimenticare che una delle caratteristiche essenziali della competizione sportiva è l’equità, vale a dire l’esigenza che tutti partecipanti a una gara presentino strutture fisiche analoghe, per esempio, nel caso della boxe, rispetto al peso. I due valori della inclusività e dell’equità sportiva devono essere contemperati, ma subordinare in linea di principio l’equità all’inclusione – come qualcuno vorrebbe – significherebbe ferire il fair play che esige lo sport.
Il testo completo è disponibile sul sito dell’Accademia Alfonsiana.