Domenica 17 novembre 2024, la chiesa celebra la VIII Giornata Mondiale dei Poveri. Quest’anno, in vista dell’inizio del Giubileo Ordinario 2025, il Santo Padre ha scelto come motto la frase dal Libro del Siracide: «La preghiera del povero sale fino a Dio» (cfr. Sir 21,5). Il Papa ricorda che i poveri hanno un posto privilegiato nel cuore di Dio, che è attento e vicino a ognuno di loro. La Giornata Mondiale dei Poveri è un’opportunità per prendere coscienza della presenza dei poveri nelle nostre città e comunità e per comprendere le loro necessità.
Nel suo Messaggio, Papa Francesco invita ciascuno a imparare a pregare per i poveri e a pregare insieme a loro, con umiltà e fiducia. Scrive: “In cammino verso l’Anno Santo, esorto ognuno a farsi pellegrino di speranza, ponendo segni tangibili per un futuro migliore. Non dimentichiamo di custodire «i piccoli particolari dell’amore» (Esort. ap. Gaudete et exsultate, 145): fermarsi, avvicinarsi, dare un po’ di attenzione, un sorriso, una carezza, una parola di conforto… Questi gesti non si improvvisano; richiedono, piuttosto, una fedeltà quotidiana, spesso nascosta e silenziosa, ma resa forte dalla preghiera.” E conclude il suo messagio: “Siamo chiamati in ogni circostanza ad essere amici dei poveri, seguendo le orme di Gesù che per primo si è fatto solidale con gli ultimi”.
VIII Giornata Mondiale dei Poveri – Sussidio Pastorale – per scaricare in pdf
Ricordiamo le parole di Papa Francesco ai redentoristi (01.10.2022): Siate perseveranti nella vostra missione, senza mai dimenticare i più poveri e abbandonati che servite e ai quali annunciate la Buona Notizia della Redenzione.
In occasione della Giornata dei Poveri Scala News offre un ricordo dell’udienza con il Papa nella Sala Clementina durante il 26 Capitolo generale Congregazione del Santissimo Redentore. Nel suo messaggio consgenato alle mani del nuovo Superiore generale, Papa Francesco ha fatto riferimetno al lavoro dei capitolari: “In questi giorni state affrontando cinque temi importanti per la vostra Congregazione: identità, missione, vita consacrata, formazione e governo. Si tratta di temi fondamentali, tra loro connessi, per ripensare il vostro carisma alla luce dei segni dei tempi. Questo discernimento comunitario si radica nella capacità di ciascuno di voi di cercare il mistero di Cristo Redentore, che è la ragione della vostra consacrazione e del vostro servizio agli uomini e alle donne che vivono nelle periferie esistenziali della nostra storia di oggi.”
“Non abbiate paura di percorrere vie nuove, di dialogare con il mondo (cfr Cost. 19), alla luce della vostra ricca tradizione di teologia morale. Non temete di sporcarvi le mani al servizio dei più bisognosi e della gente che non conta.”
Il Santo Padre ci ha ricordato:
“la docilità allo Spirito di Cristo spinge a evangelizzare i poveri, secondo l’annuncio del Redentore nella sinagoga di Nazaret (cfr Lc 4,14-19), concretizzato nella congregazione da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Questa missione, portata avanti dai vostri santi, martiri, beati e venerabili, conduce i Redentoristi di tutto il mondo a dare la vita per il Vangelo e a scrivere storie di redenzione sulle pagine del nostro tempo.”
Quel giorno, il Papa ha concluso con una preghiera:
“Prego il Signore che possiate essere fedeli e perseveranti nella vostra missione, senza mai dimenticare i più poveri e abbandonati che servite, e ai quali annunciate la Buona Notizia della Redenzione.”
Il testo completo del Messaggio del papa ai Redentoristi