L’ideologia come questione morale

0
49
(credit: www.pixabay.com)

L’articolo del prof. Martin McKeever CSsR, publicato sul Blog dell’Accademia Alfonsiana

Il teologo domenicano inglese Herbert McCabe era solito dire che ogni questione morale seria è una questione di chi si fa male. Se applichiamo questa affermazione all’ideologia, dobbiamo concludere che si tratta di un’enorme questione morale. Se dovessimo calcolare il numero di morti e feriti a causa di ideologie come il comunismo, il nazismo, il fascismo, il capitalismo, il colonialismo, l’imperialismo e così via, arriveremmo a un numero astronomico di vittime. Lo scopo di questa serie di articoli è quello di riflettere sulle complesse dimensioni morali delle varie ideologie. In questo primo articolo ci porremo una domanda preliminare tutt’altro che semplice: che cos’è un’ideologia?

Che cos’è un’ideologia?

“Qualsiasi sistema di credenze, modi di pensare e categorie di ampio spettro che costituiscono il fondamento di programmi di azione politica e sociale: un’ideologia è uno schema concettuale con un’applicazione pratica”.

“Una forma di filosofia sociale o politica in cui gli elementi pratici sono altrettanto importanti di quelli teorici. È un sistema di idee che aspira sia a spiegare il mondo sia a cambiarlo”.

“Un’ideologia è un insieme di credenze o filosofie attribuite a una persona o a un gruppo di persone, in particolare quelle sostenute per ragioni non puramente epistemiche”.

Queste tre definizioni di ideologia, prese a caso dai dizionari inglesi standard, serviranno qui a identificare una serie di caratteristiche chiave di un’ideologia che, insieme, dovrebbero approfondire la nostra comprensione di questo termine scivoloso. 

Una prima caratteristica dell’ideologia è che può essere usata come termine neutro o peggiorativo. Quando il termine “idéologie” fu coniato da Antoine Destutt de Tracy intorno al 1795 era certamente neutro, indicando semplicemente “la scienza delle idee”. Fu Napoleone Bonaparte a usare per la prima volta il termine in senso negativo, definendo de Tracy e compagnia “idéologues”, cioè pensatori astratti incapaci di agire efficacemente nel mondo reale. Karl Marx modificò e approfondì questa connotazione negativa denunciando come ideologia tutte le forme di pensiero che, secondo lui, mascheravano la vera natura delle condizioni di produzione. Da allora il termine ha conservato entrambe le connotazioni – quale sia l’intenzione è di solito chiaro dal contesto. È difficile vedere la giustificazione di un termine speciale, “ideologia”, se tutto ciò che si intende è un sistema di idee. Per questo motivo, in questa serie il termine avrà una connotazione negativa.

Una seconda caratteristica che emerge in queste definizioni è il legame tra idee e azioni. Hannah Arendt insiste sul fatto che in tutta la filosofia politica, come in tutta la vita, idee e azioni sono intimamente legate. La difficoltà è spiegare qual è la differenza nel modo in cui sono collegate nell’ideologia rispetto alla teoria politica ordinaria. La tendenza dell’ideologia (intesa in senso negativo) è quella di prendere una o più idee isolate dalle altre e di comprenderle in modo riduttivo e totalizzante. Questa idea riduttiva viene poi posta al centro di un piano d’azione, spesso addirittura di un programma politico.

Una terza caratteristica dell’ideologia in queste definizioni è la sua natura corporativa. Mentre è possibile pensare a un individuo con un’ideologia personale, è molto più comune trovare l’ideologia come forza vincolante all’interno di una collettività (un gruppo, un partito politico, un popolo). L’ideologia spesso fornisce alla collettività la sua identità, in particolare attraverso il rifiuto comune di chi la pensa diversamente. La collettività che si forma intorno a un’ideologia tenderà a perseguire i propri interessi e quindi a entrare in conflitto con le collettività rivali.

Sulla base di queste caratteristiche potremmo azzardare il seguente concetto di ideologia, che nei prossimi articoli applicheremo a ideologie specifiche: Un’ideologia implica l’uso riduttivo di certe idee da parte di una collettività per perseguire i propri interessi, spesso sotto forma di progetto politico.

(originale nel inglese)