Domenica 5, la Congregazione del Santissimo Redentore ha celebrato la professione religiosa di dieci giovani novizi. Per la prima volta hanno professato i voti di povertà, castità e obbedienza nella Congregazione fondata da Sant’Alfonso Maria de Liguori. Il tema scelto per la Professione è stato: “Perseverare nella preghiera con Maria, la Madre di Gesù” (At 1,14) (Cost. 26).
Per la Provincia di Nostra Signora di Aparecida, hanno emesso i voti i seguenti novizi: Marco Aurélio da Silva, Jorge Américo de Oliveira Júnior e Hítalo Henrique de Jesus Moreira. Nella stessa celebrazione sono stati professati novizi di altre Unità Redentoriste: Francisco Daniel Souza Lopes e Neilson Silva dos Santos (Provincia di Brasilia); Thiago de Souza Baía (Provincia di Curitiba); Alex Yovanny Durán Rangel, Jorge Luis Quispe Cañaveral e Mario Alberto Bustamente Garcia (Provincia Andino-Caraibica); e Nahuel Jonathan Lezcano (Provincia di Pedro Donders).
La Messa è stata presieduta da P. Marlos Aurélio da Silva, C.Ss.R., Superiore Provinciale della Provincia di Nostra Signora di Aparecida, concelebrata dal Maestro dei Novizi P. José Martín Medina, C.Ss.R., e dal Socio Maestro P. Pedro Paulo Dal Bó, C.Ss.R. Alla celebrazione hanno partecipato Mons. Darci José Nicioli, C.Ss.R., Arcivescovo di Diamantina (MG) e religiosi e religiose di diversi ordini e congregazioni.
I voti di povertà, castità e obbedienza esprimono un modo di donarsi radicalmente a Dio. Da quel momento in poi, tutta la loro vita sarà pienamente disponibile per seguire Cristo.
Padre Marlos Aurélio ha sottolineato la fase di formazione del Noviziato nella Congregazione:
“Il Noviziato è un tempo intenso e fruttuoso. Un tempo di contemplazione. Non c’è altra preoccupazione che questa, cercare di capire meglio cosa significa essere consacrati e riservati a Dio. Se avete preso la decisione di seguire questo cammino, è perché qualcosa ha toccato il vostro cuore. Quindi non lasciate che questa identificazione, questa gioia che avete sperimentato, vi venga portata via o rubata da cose secondarie”.
Nella sua riflessione, il Superiore provinciale della Provincia di Nostra Signora di Aparecida ha sottolineato l’Anno giubilare della speranza e l’impegno dei Redentoristi come “Missionari della speranza”:
“Cosa ci rende fiduciosi? La certezza del Redentore in mezzo a noi. Vogliamo continuare a seguire il Redentore, è lui la nostra speranza. Come ci insegna Papa Francesco: la speranza è audace, sa guardare oltre le comodità personali, le piccole sicurezze e le compensazioni che riducono l’orizzonte, per aprirsi ai grandi ideali che rendono la vita più bella e dignitosa. Per questo motivo, un Redentorista senza speranza è già un Redentorista morto. I giovani, soprattutto, devono avere speranza e ideali nel cuore. La nostra speranza redentorista è che siate missionari appassionati del Redentore e del popolo, e disposti a spendere i vostri giorni, le vostre energie e la vostra vita per la redenzione degli abbandonati”.
Stesso giorno, ma a Bella Vista, in Argentina, e a Piedecuesta, in Colombia, hanno emesso i primi voti i novizi della Provincia di Nostra Signora di Aparecida: Cauã Anderson Aparecido Pereira Santos (Colombia) e Rafael Júnior de Lima (Argentina).
Sia benedetto Dio che chiama e siano felici coloro che rispondono generosamente al servizio del Regno!
Mário Pereira, a12.com