Il programma di transizione al ministero e alla comunità apostolica si è tenuto presso il Redemptorist Renewal and Spirituality Centre di Ibadan, nello Stato di Oyo, dal 4 al 7 febbraio 2025. Quattordici fratelli ordinati tra il 2019 e il 2024 e quattro fratelli-facilitatori hanno partecipato all’evento. È stato un momento di condivisione, apprendimento e interazione per i confratelli, soprattutto per quanto riguarda il loro ministero sacerdotale e la vita comunitaria apostolica. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di riflettere sulla loro esperienza, sul passaggio dalla formazione alla comunità apostolica e su come la formazione li abbia preparati al ministero. È stato un momento di grazia in cui i fratelli hanno condiviso sia le loro esperienze che le sfide incontrate. Un’occasione per la preghiera, la riflessione, l’unione e l’incoraggiamento reciproco.
All’arrivo, martedì sera, 4 febbraio, i frati sono stati accolti da padre Noel Eshikena, CSsR, vice vicario provinciale, coordinatore del programma e uno dei facilitatori. Ha introdotto i partecipanti al programma, insieme agli altri facilitatori: P. Jude Anyaegbu, CSsR, Godfrey Udeh, CSsR, e Raphael Koleade, CSsR. Ogni giorno si è aperto con la Messa e le Lodi. Il programma giornaliero includeva momenti di ricreazione, riposo, facilitazioni, interventi, lavori di gruppo, condivisione e vespri.
Mercoledì 5 febbraio, la sessione mattutina è stata facilitata dal Prof. Isaac Ukpokolo, un Oblato Redentorista, che ha trattato il tema “LA BUONA FOLLIA COME MEZZO PER LA BUONA LEADERSHIP”. Durante la sua interessante presentazione, ha evidenziato alcune idee sbagliate sulla Followership: La leadership è l’obiettivo della Followership, La Followership è per i deboli, La Followership non ha autorità. Ha anche presentato alcune concezioni errate sulla Leadership: I leader sono superiori ai seguaci e la gerarchia è fondamentalmente inibitoria. Ha sottolineato che la leadership evangelica mira a lavorare per il bene del gruppo, rimanendo fedele ai valori evangelici sanciti dalle Costituzioni del Gruppo. Ha insistito sul fatto che la leadership è una questione di funzione, mentre la sequela è un’identità. Mentre la leadership è di ruolo e per funzione, ogni cristiano è chiamato a essere seguace di Cristo.
Dopo la presentazione, i partecipanti hanno discusso in gruppo le loro esperienze alla luce di quanto appreso e delle dimensioni della formazione. Dopo le discussioni, c’è stato un momento di feedback. Durante la sessione serale, i fratelli hanno condiviso le loro esperienze nel ministero, raccontando cosa significhi servire Dio come sacerdoti cattolici redentoristi nella Chiesa. Dopo la condivisione, sono state fatte delle domande, e i facilitatori, insieme ai confratelli, hanno offerto suggerimenti.
Il secondo giorno, P. Godfrey Udeh, CSsR, ha presentato il tema “L’IMPATTO DELL’INTELLIGENZA EMOZIONALE SULL’EFFICACIA PASTORALE”. Ha spiegato che ogni persona ha emozioni come rabbia, ansia, paura, gioia, amore, tristezza, ecc., che di per sé non hanno valore morale. Ha definito l’intelligenza emotiva come la capacità di comprendere le proprie emozioni e quelle degli altri, relazionandosi con loro sulla base di tale comprensione. Ha aggiunto che chi possiede una buona intelligenza emotiva è un buon ascoltatore, è aperto, si scusa quando sbaglia e sa gestire le critiche senza negare, biasimare o giustificarsi. La mancanza di autoconsapevolezza e di empatia, il reagire negativamente verso gli altri e il non assumersi mai la responsabilità delle proprie azioni sono segni di bassa intelligenza emotiva. Ha elencato i quattro domini dell’intelligenza emotiva: Consapevolezza di sé, Gestione di sé, Consapevolezza sociale e Gestione delle relazioni. Ha concluso dicendo che l’intelligenza emotiva è un fattore chiave per l’efficacia pastorale e sociale, nonché un aspetto fondamentale per promuovere la salute mentale, il benessere psicologico e l’etica del lavoro. Dopo la presentazione, ci sono state discussioni di gruppo e condivisioni su come migliorare l’economia emotiva nelle nostre comunità.
La sessione serale è iniziata con la presentazione di P. Jude Anyaegbu, CSsR, sul tema “COOPERAZIONE E MINISTERO PASTORALE”. La sua presentazione si è concentrata sulla necessità di comprendere il significato della co-dipendenza e il suo impatto negativo, di riconoscere i casi in cui si manifesta e di creare un ambiente sano per la crescita e la maturità. Ha descritto la co-dipendenza come un’eccessiva dipendenza emotiva e psicologica da un altro individuo, al punto da perdere la propria identità, individualità e unicità. Ha sottolineato che si tratta di un disturbo psicologico che va identificato e affrontato. Dopo la presentazione, ci sono state condivisioni e discussioni di gruppo da parte dei vari partecipanti. La sessione serale si è conclusa con un momento di microfono aperto.
Dopo i vespri, c’è stata una celebrazione tra i fratelli, durante la quale sono stati festeggiati i vari anniversari delle classi e i loro contributi. Abbiamo anche celebrato il 50° compleanno di uno di noi, P. Ifeanyi Chukwudike, CSsR. Il programma si è concluso con la celebrazione della Santa Messa il giorno successivo, dopo la quale i confratelli sono tornati nei loro luoghi di testimonianza. È stato un momento arricchente di apprendimento, condivisione e fraternità.
Peter Onyeno, CSsR