(Pagani, Italy) Anche in questo tempo di epidemia del coronavirus durante il quale, se da un lato stiamo sperimentando la nostalgia del nostro essere Chiesa che purtroppo non si riunisce in assemblea per il rendimento di grazia (= Eucarestia), dall’altro cerchiamo in tutti i modi di sentirci spiritualmente uniti elevando al Signore “salmi, inni e cantici spirituali” (Col 3,16). La nostra Comunità di Pagani, dove riposano le sacre spoglie del nostro Padre S. Alfonso, come ha avuto modo di affermare il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Bassetti in una lettera indirizzata a tutti i sacerdoti diocesani e religiosi d’Italia, se pur con dolore celebra l’Eucarestia senza il popolo, mette idealmente sull’altare le sofferenze e le speranze di tutti, confratelli e devoti del nostro Santo.
Così al termine di ogni celebrazione mattutina, ripresa dalla tv locale, la nostra Comunità rivolge, attraverso un canto, facendosi portavoce di tutte le persone una preghiera per allontanare il coronavirus.
Anche in questa circostanza, è stato il confratello P. Paolo Saturno che da figlio di S. Alfonso e avvertendo la ferita dell’uomo del nostro tempo, mettendo a disposizione tutta la sua professionalità e il suo talento musicale, ha scritto, composto e musicato questa orazione.
Il canto-preghiera consta di ben ventitré strofe, al termine di ciascuna si invoca la pietà del Signore e che ci ascolti. Da Redentorista il Maestro P. Paolo, non poteva far a meno di rivolgerci ai Santi Alfonso, Gerardo, Clemente, Giovanni e ai nostri Beati affinché intercedano per noi (strofa 19). E inevitabilmente subito dopo (strofa 20), troviamo l’affidamento della nuova giornata alla nostra Madre dolcissima Maria, perché il suo sguardo materno conforti i suoi figli.
Dal punto di vista prettamente musicale, p. Paolo ha evidenziato la forma litanico-responsoriale con una melodia essenziale, chiara, efficace, intensa e dal sapore alfonsiano.
L’accompagnamento pianistico, che nell’arpeggio terzinato rievoca lievemente le ambientazioni della schubertiana Ave Maria, sostiene la melodia con accordi nitidi ed esaustivi.
P. Paolo dimostra di aver bene assimilato l’insegnamento di S. Alfonso che da grande conoscitore del pentagramma, sapeva rendere accessibile al popolo la preghiera con melodie dirette e accorate, che subito si stampavano nella mente e nel cuore dei fedeli per meglio lodare Dio.
Saturno Antonio CSsR – Strippoli Filippo CSsR