Haiti sta vivendo una situazione drammatica!

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People preparing a meal for 5,000 with food distributed by the World Food Programme, Penchinat camp, Jacmel, Haiti, 14 March 2010.

Da diversi mesi il Paese soffre di una situazione drammatica sotto diversi aspetti. Il caos e l’anarchia si stanno diffondendo nelle strade ad alta velocità. Molte attività su tutto il territorio nazionale stanno lavorando a metà. E la vita diventa impossibile in alcuni luoghi. Manifestazioni pianificate e spontanee, per lo più violente o pacifiche, di tutti i settori e le forze della società haitiana, occupano le strade di tutte le grandi città del Paese.

C’è la corruzione generalizzata, che è un cancro per il Paese, vediamo aumentare le scene di rapine, crimini organizzati e rapimenti di persone, si accentua ogni giorno il proliferare di gruppi armati nei quartieri popolari.

In questi giorni si sono sentite delle voci da tutti i settori per denunciare l’insicurezza generalizzata che sta vivendo il Paese e per chiedere al governo nazionale di assumersi le proprie responsabilità in merito alla tutela della vita e dei beni della popolazione. Perché purtroppo vediamo che la paura si impadronisce di tutti e in tutti i settori della popolazione, poiché sono tutti vittime dei banditi armati.

Già molte persone nella popolazione perdono la speranza perché sembra che non c’è via d’uscita per risolvere questa situazione caotica. Come Chiesa locale, continuiamo ad annunciare Cristo perché in Lui c’è abbondante redenzione e allo stesso tempo invitiamo i protagonisti a sedersi e cercare in modo comune le soluzioni adeguate per far uscire il Paese da questo labirinto, poiché nessun gruppo particolare può in modo magico risolvere questa crisi acuta che il Paese sta attraversando.

Come abbiamo accennato più volte, Haiti si salverà quando ci sarà un dialogo sincero, in cui tutti i protagonisti partecipano e mettono al primo posto l’interesse collettivo.

Padre Renold Antoine CSsR, Missionario Redentorista.

Scuola Redentorista San Gerardo, Haiti

La testimonianza di padre Renold si riflette nel messaggio dei Vescovi di Haiti, che hanno pubblicato in occasione del Natale 2020: “Non lasciatevi derubare la speranza” (Papa Francesco)

I missionari redentoristi arrivarono nel Paese nel 1927 e si stabilirono definitivamente alla periferia di Port-au-Prince (Carrefour-Feuilles), dove fondarono la parrocchia di San Gerardo. Attualmente ci sono comunità a Port au Prince, Cap Haitien, Hinche, Les Cayes e Jérémie.