“Ricostruiamo le nostre città partendo dal confessionale”, festa di Sant’Alfonso a Pagani

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Un invito a ricostruire le città, partendo dall’aspetto interiore dell’uomo. Questo uno dei passaggi cruciali dell’omelia di monsignor Giuseppe Giudice, vescovo della diocesi Nocera Inferiore-Sarno, nel corso della celebrazione solenne nella basilica di Sant’Alfonso, in onore del santo patrono della città di Pagani. Dall’esperienza del redentorista, il vescovo ha preso in prestito parole e fatti che ha posto all’attenzione della folta assemblea che ha preso parte alla messa. Un invito a tutti, dalle istituzioni ai fedeli, passando per le parrocchie e i loro sacerdoti.

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«Alfonso Maria de’ Liguori è un uomo che non si è fermato nella valle, non ha parlato di misericordia, ma ha accolto la misericordia. Possiamo imparare tanto da questo uomo che ha esercitato la misericordia con estro e fantasia, che non si è rinchiuso in un recinto ecclesiale, ma le sue doti le ha messe al servizio di tutti, da quel giorno che in via dei Tribunali si è accorto che la giustizia umana a volte difetta. Cambia la sua vita e si converte». Una conversione che il presule auspica anche per l’intero Agro nocerino-sarnese, di cui Sant’Alfonso è co-patrono. «Vogliamo ricostruire le città, vogliamo la pace, che non ci sia la guerra? Bene, bisogna ricostruire l’uomo dal di dentro», le parole di Sua Eccellenza che poi si è rivolto ai sacerdoti che hanno concelebrato con lui. «Nelle nostre comunità, nelle nostre famiglie e città questo criticare, questo continuare a demolire, questo uccidere, questo ferire è presente. E poi attraversiamo la porta della misericordia. Come siamo falsi davanti al Signore. Riprendiamo la confessione, è lì che il Signore ci attende. Raccogliamo questo gesto: le nostre parrocchie non si segnalino solo per gli eventi, ma rimettano al centro il confessionale e l’eucaristia».
Presenti alla celebrazione il sindaco Salvatore Bottone, la sua giunta e alcuni consiglieri comunali, e il consigliere regionale Alberico Gambino che ha donato al superiore Padre Luciano Panella un piccolo gonfalone della Regione.

(Danilo Sorrentino in www.laredazione.eu)