Austria: 120 anni del monastero di Lauterach

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Il vescovo Benno Elbs tra le suore redentoriste. (foto: Reinhard Mohr)

Sono passati 120 anni da quando 17 suore redentoriste hanno trovato una nuova casa a Lauterach. Per celebrare questa ricorrenza, il 19 novembre 2024 Mons. Benno Elbs, vescovo di Feldkirch, ha visitato il monastero per congratularsi con le suore e celebrare con loro una Messa di ringraziamento. Lo stesso giorno, il nuovo museo del monastero è stato inaugurato e benedetto da p. Martin Leitgöb CSsR, superiore della Provincia di Vienna-Monaco.

Guardare al passato con amore e gratitudine, affrontare il presente con fede e gioia e guardare al futuro con speranza e coraggio: è questo il motto con cui le Suore Redentoriste di Lauterach hanno invitato a festeggiare il loro 120° anniversario. L’invito è stato accolto non solo da Mons. Benno Elbs, ma anche da numerosi religiosi, amici e parenti delle suore.

Mons. Benno ha celebrato la Messa di ringraziamento insieme a undici sacerdoti. Nella sua omelia ha sottolineato l’amicizia con Cristo come fondamento della vita e del lavoro delle suore. Come Redentoriste, esse portano Gesù Cristo, il Redentore, il Salvatore che guarisce – nel loro nome e quindi anche nel loro essere e nelle loro azioni. 

Dopo la Messa festiva, i celebranti sono stati invitati a partecipare ad un’agape nel chiostro del monastero e hanno potuto visitare il nuovo museo, la casa degli ospiti, il cimitero del monastero e il laboratorio delle ostie, dove ogni anno vengono prodotte da tre a quattro milioni di ostie.

Il 19 novembre 1904, 17 suore redentoriste si trasferirono nell’ex collegio delle suore domenicane a Lauterach. Queste ultime avevano bisogno di più spazio e si trasferirono quindi a Bregenz, mentre le suore redentoriste avevano a loro volta bisogno di una nuova casa dopo che quella di Salisburgo era stata distrutta.

“Un sacerdote del nostro ordine ha attirato l’attenzione delle suore sulla struttura vuota di Lauterach”, spiega suor Maria Sidorova. I Redentoristi sono un ordine religioso che ha le sue radici in Italia, ma si è diffuso nel mondo da Vienna. La prima superiora del convento di San Giuseppe veniva dall’Olanda, mentre le suore provenivano da Germania, Svizzera, Lussemburgo, Alto Adige e Polonia. Al suo apice, il convento di San Giuseppe a Lauterach ospitava 39 suore. Era il 1929, ma oggi la comunità del convento comprende solo cinque suore.

Suor Seraphica e suor Theresia, entrambe 93enni, sono le residenti più anziane. Nessuna delle due si è mai pentita di essere venuta a Lauterach. Suor Thereisa vive nel convento da 75 anni, suor Seraphica da 65. “Ci piace ancora stare qui”, sottolineano le arzille suore. La più giovane del gruppo è Maria Sidorova. La 38enne è arrivata a Lauterach nel 2019. La donna di origine slovacca non era interessata alla vita monastica. Voleva dei figli, una famiglia. Ma poi ha incontrato persone che vivevano consapevolmente la loro fede. “La loro gioia e il loro carisma ci hanno contagiate”, ricorda suor Maria. Alla fine, anche lei è stata chiamata da Dio. “Voglio testimoniare il suo amore e portare avanti la storia delle Suore Redentoriste”, dice descrivendo la sua missione.

Il monastero di San Giuseppe vuole condividere la spiritualità che aleggia nella casa con altre persone, anche attraverso i social media e internet. Questo è legato al desiderio di raggiungere persone che la pensano allo stesso modo. “Ci sono sempre persone che Dio chiama”, osserva speranzosa suor Maria.

(fonte: www.ordensgemeinschaften.at)