Secondo noviziato, diventare consapevoli del nostro dinamismo missionario

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“A te, Signore, presento il mio entusiasmo e la mia fatica; in te, mio ​​Dio, ho fiducia, perché so che mi ami. Non devo cedere alla stanchezza perché la tua grazia è sempre con me. Spero sempre in te, confido sempre in te”.

Vogliamo iniziare con questa preghiera di forza e di fede, l’esperienza indimenticabile del secondo noviziato che è stato qualcosa di speciale che ha segnato la vita di ognuno di noi. Questa esperienza del secondo noviziato si è svolta a Lima – Perù, in un luogo chiamato Cieneguilla, presso la casa di ritiro “El Milagro” ed è stato per ognuno di noi un vero miracolo, riscoprire il miracolo della chiamata di Dio nella nostra vita.

Nel corso delle sei settimane che ha durato, siamo stati in grado di entrare in contatto con la nostra vita e la chiamata che Dio ci ha fatti per essere discepoli di Gesù Cristo, per servire il popolo di Dio. Per dedicare la nostra vita all’amore di Dio e approfondire ulteriormente l’essere redentorista, cioè, “un uomo che crede veramente e vive con passione l’abbondante redenzione, e quindi un uomo che confida in Dio e si fida di lui”.

Così, possiamo vivere secondo il carisma e l’identità redentorista: “I Redentoristi sono apostoli di fede forte, gioiosa speranza, carità ardente e grande zelo” (CC 20), una bella identità quella che abbiamo i figli di S. Alfonso, e questo ci dà la forza di seguire Gesù Cristo, nostro Redentore.

Così il secondo noviziato non è stato una perdita di tempo, ma un tempo pieno di grazia, pieno dell’amore di Dio, avere un obiettivo: “consolidare e confermare la scelta vocazionale nella sequela di Gesù Cristo Redentore, attraverso la dedizione la vita nella Congregazione del Santissimo Redentore, per continuare la sua missione di annunciare il Vangelo ai più abbandonati, specialmente i poveri”.

(i fratelli che hanno partecipato a questa esperienza del secondo noviziato)