Un gruppo di chiese ecumeniche a Manila rende omaggio al redentorista filippino padre Rosaleo Romano che l’11 luglio 2017 ha fatto 32 anni della sua scomparsa. (Foto di Mark Saludes)
Il padre redentorista Rosaleo ‘Rudy’ Romano scomparve l’11 luglio 1985 durante la regime di Marcos
Un gruppo della chiesa ecumenica a Manila ha reso omaggio al redentorista filippino Rosaleo “Rudy” Romano l’11 luglio, nel 32 anniversario della sua scomparsa.
“Era un pastore che odorava come il suo gregge, poiché era molto identificato con i poveri”, ha dichiarato Nardy Sabino, segretario generale del gruppo Promotion of Church People’s Response.
L’11 luglio 1985, uomini armati, molto probabilmente militari, rapirono padre Romano, un prominente leader del movimento anti-dittatura negli anni ’80 nelle Filippine centrali.
Il sacerdote, che aveva solo 44 anni all’epoca della sua scomparsa, era presidente del Movimento Ecumenico di Visayas per la Giustizia e la Pace, che guidava una campagna contro gli abusi dei militari.
Nel 1986, dopo lo smantellamento del dittatore Ferdinando Marcos, il governo della città di Cebu ha onorato il padre Romano e lo ha dichiarato “figlio della provincia … per il suo impegno a favore dei diritti umani e la difesa dei poveri”.
Padre Rolando de Leon della diocesi di Bulacan ha detto che “la vita e la lotta” di padre Romano “deve essere echeggiata a generazioni più giovani nella chiesa”.
“Lui adesso è una nostra ispirazione e servirà per motivare e continuare il nostro lavoro per la giustizia e la libertà sociali”, ha detto il sacerdote.
La vita di Padre Romano ci dovrebbe “ricordare a tutti noi che la Chiesa ha l’obbligo di combattere per i poveri soprattutto in tempi oscuri e d’ingiustizia”.
“È importante riconoscere il valore della nostra libertà attraverso i nostri martiri come Padre Romano”, ha affermato Suor Alice Lansang della congregazione dell’Immacolato Cuore di Maria.
(Da UcaNews, 13 luglio 2017)
