Una missione che ha bisogno dell’aiuto di più mani

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Il congresso-pellegrinaggio sulla Madonna del Perpetuo Soccorso mi ha offerto l’occasione di apprendere qualcosa in più sul santuario  nazionale della Madonna del Perpetuo Soccorso a Baclaran, Manila, nelle Filippine.  Volevo imparare come questa chiesa, che attrae centinaia di migliaia di persone che ogni anno vengono a rendere omaggio a Maria, funge da piattaforma per il cambiamento sociale. Mentre parlavo con un compagno redentorista, mi diceva del grande lavoro svolto dalle sorelle OSR  (Oblate del Santissimo Redentore) tra le donne coinvolte nella prostituzione. Il sacerdote ha organizzato un incontro con loro, nel quale ho incontrato Suor Nancy, Susy e Gau.  Abbiamo parlato a lungo della sconvolgente realtà della prostituzione, delle droghe, dell’abuso dei bambini e della violenza contro le donne che le sorelle incontrano nella loro vita quotidiana come parte della loro missione.

OSR (Oblate del santissimo redentore) Le Suore Oblate del Santissimo Redentore

Le religiose Oblate del Santissimo Redentore sono una congregazione cattolica religiosa fondata a Ciempozuelos, Madrid, Spagna il 1 giugno del 1864 dal vescovo  José Maria Benito Serra, OSB e Antonia de Oviedo Schonthal, OSR per l’evangelizzazione e lo sviluppo integrale umano degli emarginati e delle donne sfruttate.

Alla metà del XIX secolo, la Spagna si trovava in una situazione politica di estrema violenza con profondi cambiamenti sociali. L’economia soffriva gravemente della povertà che colpiva i meno fortunati delle classi sociali. La situazione economica del paese costrinse alcune persone ad emigrare nelle grandi città. In quel tempo, non era insolito per le ragazze che erano sole e senza lavoro prostituirsi per vivere.

Oggi, la congregazione ha ampliato a 15 paesi la sua missione per liberare le donne nelle situazioni di prostituzione e violenza.  Attualmente hanno 4 comunità nelle Filippine (Tagaytay, Pasay, Paranaque, Cebu).

La realtà a Baclaran..

Negli anni in cui il Santuario di Baclaran è diventato molto popolare e quando I pellegrini si affollano in gran numero, i Redentoristi tengono la chiesa aperta 24 ore al giorno.  Hanno notato che molte donne coinvolte nella prostituzione visitavano anche il santuario durante le prime ore del giorno, soprattutto il mercoledì. Hanno così studiato la situazione e hanno invitato le suore OSR a venire in chiesa e a considerare la possibilità di aiutare queste donne. Le suore sono arrivate nel mese di maggio del 2014 e hanno studiato la situazione in modo ampio. Hanno poi deciso di accettare l’invito dei redentoristi e hanno iniziato il loro ministero al Santuario di Baclaran a partire dal mese di dicembre del 2014. Marivic Listana, l’assistente sociale del Santuario ha presentato le suore ad alcune delle donne e le suore con entusiasmo hanno continuato il lavoro.

Durante I primi due mesi le suore si limitavano semplicemente ad osservare e apprendere la profonda realtà della situazione.  Poi hanno sentito che il Signore diceva loro che era il momento di muoversi!  Un giorno un gruppo di donne che lavoravano in un bar della città di Makati venne al santuario.  Le suore le incontrarono durante la loro visita ed entrambe i gruppi si sono  trovati molto accessibili.  Questo è stato l’inizio! Poco a poco, le suore hanno cominciato a conoscerle.  Cominciarono a parlare con loro e soprattutto ad ascoltarle.

Il martedì ed il sabato, le suore vengono al santuario.  Passano la notte lì e si alzano il giorno successivo  presto alle 2 della mattina.  Escono a queste prime ore alla ricerca di queste donne per dare loro un aiuto a cuore aperto.  Il gruppo delle suore vanno dai 18 ai 43 anni. Portano candele davanti all’immagine della Madonna del Perpetuo Soccorso e pregano nella Chiesa. Alcune di loro passano del tempo  intorno alla statua di S. Teresa di Lisieux che è situata nei pressi della chiesa. Molte parlano il dialetto Bisaya/Cebuano. Inizialmente erano esitanti ad aprirsi. Ma alla fine parlano  della loro vita, della situazione nel bar, della loro famiglia, ecc. Le suore danno loro spuntini, bevande e con il loro permesso registrano i loro nomi per l’archivio.  Per la maggior parte, la povertà e la mancanza di un’educazione impediscono loro di ottenere un lavoro e così sono costrette a prostituirsi.  La prostituzione infantile è anche dilagante a  Manila e Cebu.  A volte vivono con qualcuno e i loro ‘compagni’ le costringono a guadagnare denaro “affittandosi” alla prostituzione. Molte donne provengono dalle isole Bisayas, Dvavo, o Mindanao. I loro  “clienti” che vengono al bar sono per la maggior parte stranieri. In molti dei bar le donne sono pagate 150 pesos (circa $3). Tuttavia, se un “cliente” le sceglie possono guadagnare fino a  3000 pesos a seconda della situazione e delle regole del bar.

Alcune delle donne sono in una situazione di alcolismo e droga. Dicono che ne hanno bisogno per reggere durante la notte. Lo fanno per superare la profonda vergogna e colpa perché la maggior parte di loro sono nate e provengono da un ambiente cattolico. Una donna ha raccontato che beveva fino a 5 bottiglie di vino per sopportare la notte. Quando la polizia fa una retata, devono evitare di essere prese a tutti i costi. Se la polizia le arresta, come accade talvolta, le violenta dentro la prigione.

Devono anche affrontare il pericolo ad opera dei loro “clienti”, perché spesso sono trattate con crudeltà da loro e i proprietari dei bar non accorrono in loro aiuto o difendono. Alcuni dei bar sono gestiti da stranieri. Essi sposano una donna filippina e di solito è la donna a gestire il bar. Non c’è per loro assistenza sociale e servizi medici adeguati. Recentemente una donna che era affetta da tubercolosi si era recata dalle suore e I redentoristi l’hanno aiutata ad ottenere le medicine per la sua malattia.

Spesso ciò di cui hanno veramente bisogno è qualcuno con cui parlare. Vogliono anche disperatamente confessarsi. Quando si aprono con le suore e gli assistenti sociali, piangono per lo stato di impotenza.

La missione sociale presso il Santuario

Le suore OSR e gli assistenti sociali incoraggiano le donne a prendere parte ad un programma ‘follow up’ (di sequela) che si riunisce ogni mercoledì. In questi incontri vengono aiutati a rendersi conto della realtà della loro situazione di vita e sono motivate a fuggire verso un esperienza di vita nuova e più completa. Sono offerti vari tipi di programmi di formazione al Santuario per aiutare queste donne ad acquisire le competenze necessarie per sfuggire alla vita di schiavitù della prostituzione. La formazione viene impartita principalmente nei settori della pulizia, delle arti culinarie, cura della persona, servizi di ristorazione. Questo programma di formazione è anche conosciuto come ALS (Alternate Running System, Sistema alternativo di monitoraggio). Ad alcune vengono assegnate borse di studio per andare a scuola, e in alcuni casi anche ai loro figli vengono date borse di studio per andare a scuola. Ogni mese c’è un incontro per queste donne che è appositamente volto ad insegnare i valori, l’arricchimento spirituale, le competenze per la vita e ricevono lezioni in materia di salute riproduttiva. Negli ultimi due anni è stato possibile salvare almeno 10 donne dalla prostituzione ed aiutarle a trovare un sostentamento da altri posti di lavoro.

Sr. Gau, è anche un’assistente sociale ufficiale e passa buona parte del suo tempo a fornire consulenza alle donne. Azeneth Cuentas, un’assistente sociale laica, è in servizio al Santuario, 5 giorni alla settimana, dalle 9:00 alle 17:00. Le limitate risorse finanziarie disponibili del Santuario per questo ministero sono destinate principalmente alle visite a domicilio, ai trasporti, cibo, attività mensili, ricreazione, visite ai bar dove le donne lavorano, nonché all’assistenza medica e legale. Le suore le aiutano ad iscriversi al sistema di assistenza medica. Secondo Sr. Nancy, sebbene la maggioranza delle donne non voglia continuare questo modo di vivere, ci sono alcune che trovano questo genere di vita come una strada facile per fare soldi. Le suore accompagnano anche gli omosessuali, alcuni sono coinvolti nella prostituzione mentre altri prendono solo parte alle attività del locale come concerti, balli ed altri spettacoli.

Francis Toby Regala un Assistente sociale che lavora per il Crisis Intervention center, sponsorizzato dai Redentoristi, fa anche parte di questa missione di aiutare le donne nella prostituzione. Fondamentalmente assiste nell’area di intervento di crisi. Ci sono individui, famiglie o gruppi che si trovano in gravi difficoltà, e vengono al Santuario per pregare. “Dopo averle viste ed avere appreso di più sulla loro situazione, sono invitate ai vari programmi delle missioni sociali in modo che possano rispondere adeguatamente alla loro crisi, dice Toby. Quando incontra le donne nello stato della prostituzione informa loro sul centro femminile del Santuario. Il Sig. Francis Toby lavora 5 giorni alla settimana nei locali del santuario. Incontra anche i gruppi LGBT, mendicanti anche i più anziani.

Francis Toby Regala, lavoratore sociale del Centro Intervento per le Crisi

Un’esperienza personale

Dopo avere visitato e parlato con le suore, mi hanno invitato ad accompagnarle ad incontrare le donne e a parlare con loro in modo che io potessi capire meglio la loro lotta. Mi sono alzato alle 2.30 e mi sono seduto con le sorelle dove avevano un luogo abituale per incontrare queste donne. Ho incontrato non meno di 20 giovani donne che venivano a pregare dinanzi l’Icona della Madonna del Perpetuo Soccorso prima di tornare a casa. Erano esitanti a parlare e ad aprirsi con me, anche se dopo hanno detto di avere il privilegio di incontrare un sacerdote che si preoccupasse di loro. La sera di quello stesso giorno, sono andato con le sorelle ad un bar nella vicina città di Baclaran. Sr. Nancy aveva già telefonato ad una donna che aveva lavorato per quasi 20 anni nello stesso bar e così è stato facile per noi entrare ed incontrare alcune delle donne. Sembrava quasi una discoteca con tante gente fra canti e balli. Le donne erano venute a salutare Sr. Nancy e Sr. Gau  e così mi hanno presentato. E’ stato facile percepire il disagio che queste donne affrontavano man mano che mi guardavo attorno e capivo come funzionavano le cose nel bar.

Sorelle Susy, Nancy e Gau con due ragazze che vengono al Santuario

Le donne sono state profondamente toccate dalla visita di un sacerdote. Una donna mi ha detto “Padre, so che non sto facendo la cosa giusta. Ti prego perdonami. I Vorrei confessarmi, visto che non lo faccio da molti anni, ma non riesco a parlare con te qui nel bar.” Poi ha iniziato a piangere. Le ho tenuto la mano e le ho detto di non preoccuparsi, perché non ero li per giudicare nessuno. Avendo notato che la mia presenza e le mie parole avevano toccato profondamente il cuore di questa ragazza, Sr. Gau persuase un’altra donna a venire a parlare con me. Questa cominciò a tremare, e mi ha detto quasi le stesse parole dell’altra. Era una bella ragazza di 19 anni. L’ho rassicurata che Dio l’ama incondizionatamente, e che sarebbe venuto un giorno in cui non avrebbe più dovuta stare in un posto come questo. Lentamente cominciò ad aprirsi. All’improvviso mi ha abbracciato e ha iniziato a piangere mentre le altre stavano guardando. La tenevo stretta al mio cuore e le ho detto che non era una persona cattiva. C’è voluto un po’ per fermare i suoi singhiozzi, e sentivo un profondo dolore dentro di me per lei.

Avrei potuto fare ben poco altro per aiutarle in quanto il giorno dopo sarei tornato a Roma. Più tardi ancora, quando ci siamo ritrovati per salutarci, ho detto loro “Sono Vostro fratello e pregherò per voi.” Ciascuna di loro si è avvicinata per abbracciarmi, e le ho sentite come la mia famiglia che soffre a causa di una malattia, della povertà e della corruzione. La loro impotenza ha profondamente ferito il mio cuore e le lacrime della giovane donna hanno ferito la mia coscienza a tal punto che quella notte non sono riuscito a dormire. Ho visto Cristo sofferente e ferito in loro!

Biju Madathikunnel, CSsR

(Se qualcuno ha il desiderio di collaborare con la missione delle sorelle OSR a Baclaran, lo può fare con Suor Gau Pausal: cell. +63 921 488 3696, email: gaupausal68@gmail.com)