Celebrazione di preghiera per l’Anno della Vita Consacrata a Roma

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Sabato sera, presso la chiesa di Sant’Alfonso a Roma, si è svolta una celebrazione per chiudere l’Anno della Vita Consacrata.
“Un momento di preghiera in comunione con tutti i fratelli redentoristi. Guardando il passato con gratitudine, pianificando il presente con responsabilità e abbracciando il futuro con speranza”, ha detto il rettore della chiesa padre Arturo Martinez Soto.

Proprio oggi il Santo Padre Francesco ha incontrato nell’Aula Paolo VI i partecipanti al Giubileo della Vita Consacrata, a conclusione dell’Anno della Vita Consacrata.

Egli ha riflettuto sui concetti di profezia, prossimità e speranza che costituiscono per loro il mandato del Pontefice. Ha ricordato che Cristo “non è stato anarchico, non ha chiamato i suoi a fare una forza di resistenza contro i suoi nemici”, ha scelto “l’obbedienza” al Padre. Questa è la “profezia” di fronte all’anarchia che, ha spiegato, è “figlia del diavolo”:
“La profezia è dire alla gente che c’è una strada di felicità, di grandezza, una strada che ti riempie di gioia, che è proprio la strada di Gesù. È la strada di essere vicino a Gesù. È un dono, è un carisma la profezia e lo si deve chiedere allo Spirito Santo: che io sappia dire quella parola, in quel momento giusto; che io faccia quella cosa in quel momento giusto; che la mia vita, tutta, sia una profezia. Uomini e donne profeti”.

Ecco il suo discorso:

http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2016/02/01/0072/00166.html

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