Card. Vallini in visita pastorale alla parrocchia di San Gioacchino a Roma

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LA VISITA PASTORALE DEL CARD. AGOSTINO VALLINI NELLA PARROCCHIA DI SAN GIOACCHINO A ROMA

«Quando è giunta, la notizia ci ha colti di sorpresa, non abbiamo avuto tempo per fare cose straordinarie ma solo per avvisare i nostri parrocchiani. Per loro, per noi tutti, questa visita è stata un dono straordinario». Così padre Pietro Sulkowski, parroco a San Gioacchino in Prati, commenta il pomeriggio di ieri trascorso insieme al cardinale vicario Agostino Vallini, che ha incontrato gli operatori pastorali e ha poi celebrato una messa.

sangioacchino03_2016Dopo la visita di Giovanni Paolo II, nell’ ’82, prosegue il sacerdote redentorista alla guida di San Gioacchino dallo scorso ottobre dopo essere stato a lungo viceparroco, «non avevamo più ricevuto alcuna visita pastorale e la nostra attesa era molto grande. Questa è stata un’occasione per raccontarci, per presentare le nostre iniziative, condividere gioie e ansie, dire grazie. Siamo contenti anche perché abbiamo accolto il cardinale in questo anno speciale per il Giubileo della Misericordia, e in un periodo speciale come la Quaresima». Attualmente in parrocchia – la più antica della zona Prati, anche se ormai non arriva più ai 3mila abitanti – è in corso la “Quaresima della misericordia”, un percorso che, spiega padre Pietro, «associa ogni domenica a un’opera di misericordia corporale. La comunità ha risposto con entusiasmo all’invito a dare da mangiare agli affamati, da bere agli assetati, e vestire gli ignudi. Oggi, sempre in collaborazione con la Caritas, operiamo per “accogliere i pellegrini”, supportando una famiglia della parrocchia che ospiterà una profuga con il suo bambino. Poi raccoglieremo medicine per gli ammalati e le consegneremo alla Caritas di Via Marsala, infine faremo qualcosa per i carcerati grazie alla collaborazione con un cappellano».

In concomitanza, hanno luogo le catechesi giubilari e la Settimana della carità, una virtù che a San Gioacchino è di casa, grazie alla presenza attiva della Caritas guidata dalle Figlie della carità e al volontariato vincenziano. Ma non mancano le attività promosse dall’Azione cattolica, le iniziative dell’oratorio, l’adorazione eucaristica prolungata fino alle 23 ogni sera e le catechesi «molto frequentate, specie dai bambini – sottolinea padre Pietro – nonostante il quartiere vada spopolandosi di famiglie per ospitare uffici».

sangioacchino02_2016Fulcro a San Gioacchino, che è una “chiesa pontificia” in quanto venne offerta dai cattolici di tutto il mondo a Leone XIII, è il sacramento della riconciliazione: «Per noi redentoristi – spiega padre Pietro – si tratta di un’attività che curiamo molto. C’è sempre qualcuno in confessionale pronto ad accogliere chi desidera trovare ascolto. Inoltre la presenza dei tribunali nei dintorni e il gran numero di uffici legali ci spinge a immaginare qualcosa ad hoc, d’altra parte Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, il nostro fondatore, era un avvocato. Attualmente celebriamo una messa alle 13, alla quale partecipano molti avvocati in pausa pranzo».

Tra le altre attività, la pastorale battesimale per i genitori, che da quando è partita ha ricevuto «una discreta risposta», gli incontri mensili di formazione eucaristica e quelli del gruppo spiritualità famigliare per i giovani sposi: «Vorremmo investire un po’ di più sui giovani – annuncia padre Pietro –, puntiamo sempre più al coinvolgimento loro e delle famiglie, che rispondono bene ai nostri stimoli e in questo momento, ad esempio, ospitano l’icona della Madonna del perpetuo soccorso, che il Papa ci ha affidato 150 anni fa e ora è in peregrinatio in occasione del suo anno giubilare».

Lorena Leonardi

L’articolo: “A San Gioacchino la «Quaresima della misericordia»” pubblicato su “Avvenire – Roma Sette”, 28 febbraio 2016

 

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