Martedì 26 luglio è iniziata la GMG!
In un tweet lanciato sull’account@Pontifex Francesco scrive “Cari giovani rimaniamo uniti nella preghiera perché questa GMG sia ricca di frutti spirituali. Ci vediamo domani!”.
Contemporaneamente con una grande Messa nel parco Blonia nel centro di Cracovia, la 31.ma Giornata Mondiale della Gioventù, incentrata sulla Misericordia, si è aperta ufficialmente.
Centinaia di migliaia di giovani si sono radunati per la celebrazione, presieduta dal cardinale Stanislaw Dziwisz, storico segretario di San Giovanni Paolo II, “artefice” delle GMG e ora Patrono delle Giornate.
I giovani membri della PGVR e tutti giovani collegati al mondo Redentorista hanno partecipato numerosi e mercoledì 27 luglio hanno celebrato la Giornata Alfonsiana.
La Giornata Alfonsiana, seconda tappa della GMG, a Cracovia 2016 per i giovani redentoristi sarà festa comune. I giovani dalla PGVR da tutto il mondo potranno incontrarsi insieme. A questo incontro sarà presente il Superiore Generale dei Redentoristi, padre Michael Brehl che rivolgerà a tutti un messaggio.
Un impegno chiamato PGVR
Forse già sai che i Redentoristi nel mondo oggi sono più di 5.500, e lavorano in tanti paesi del mondo. Perciò non è facile parlare di “vocazione redentorista nel mondo di oggi”. Un semplice villaggio di Africa è molto diverso da una metropoli giapponese; e il giovane che studia in un’università degli Stati Uniti ha ideali di vita diversi da un adolescente delle Ande Boliviane.
Eppure, in un mondo che si presenta oggi così diverso e complesso, sono proprio i giovani la categoria di persone che si presenta con più tratti in comune. La sete di libertà, il desiderio di comunicare e di amare, il senso del progresso e la fiducia nella scienza, l’impegno per la pace e la giustizia sono solo alcuni dei tratti comuni ai giovani. Ed è ad essi – dovunque essi si trovino e di qualunque colore sia la loro pelle – che guarda la Pastorale Giovanile Vocazionale Redentorista (PGVR).
Facendo dei giovani i suoi destinatari preferenziali, la PGVR vuole porre al centro della loro attenzione la domanda: “cosa posso fare per Gesù Cristo?”. A questa domanda le risposte possono essere diverse:
– sono chiamato a vivere in pienezza il mio battesimo da laico, nella vita sociale di ogni giorno, nella testimonianza e nella fedeltà al vangelo, per la costruzione di un mondo più giusto e fraterno;
– sempre come laico, sono chiamato a dare una mano più concreta alla Chiesa, alla parrocchia, ai gruppi di solidarietà e di liturgia, di catechesi e ai consigli pastorali;
– sono chiamato a un impegno “più da vicino” con Cristo Redentore, in qualità di missionario redentorista: sacerdote, diacono permanente o fratello, emettendo i voti di povertà, castità e obbedienza;
– sono chiamato a impegnarmi come laico missionario redentorista, con un vincolo più o meno formale secondo le circostanze;
– sono chiamato a conoscere la famiglia redentorista che lungo i secoli ha visto sorgere numerosi Istituti religiosi maschili e femminili – in primo le Monache Redentoriste – e chiedermi se anche in essi posso realizzare la mia vita;
– sono chiamato ad un altro stato di vita di speciale consacrazione: come sacerdote diocesano o entrando in un’altra famiglia religiosa.
Come vedi, la Pastorale Giovanile Vocazionale Redentorista è un impegno a spettro ampio, che – rimanendo aperto alla Chiesa e al mondo – mette al centro la persona affinché comprenda e realizzi in piena libertà la sua vocazione.
Potete vedere le foto della Giornata Alfonsiana a questo indirizzo: