Reduci del Sud: Scartati della società, accolti e curati dai redentoristi di Saigon

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Al monastero redentorista di Ho Chi Minh City, in Vietnam, P. Vincent Pham Trung Thanh dà ai veterani anziani sedie a rotelle e stampelle

Da anni i sacerdoti di Ho Chi Minh City aiutano 5mila veterani della Repubblica del Vietnam con controlli medici gratuiti, aiuti materiali ed economici. Il progetto nato in collaborazione con una pagoda buddista. Gli ex soldati, feriti durante la guerra, sono stati abbandonati dal governo comunista. Uno di loro: “Ho perso la gamba in battaglia e solo dopo 40 anni ho avuto una protesi adeguata grazie ai padri redentoristi”.

(Ho Chi Minh City) – Un centinaio di ex soldati della Repubblica del Vietnam sono stati accolti il 12 settembre scorso nella “casa della pace e della giustizia” dei padri redentoristi di Ho Chi Minh City per beneficiare di servizi medici gratuiti. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con i monaci buddisti della zona, è attiva da molti anni e nel 2016 ci sono state 11 giornate come questa.

I reduci giungono da diverse provincie meridionali, come Bến Tre, Anh Giang, Cần Thơ e Bình Dương. Si tratta di combattenti della ex Repubblica del Vietnam (o Vietnam del Sud), filo-americana, sconfitta dall’esercito nord-vietnamita che nel 1975 ha riunificato il Paese. Il governo comunista ha abbandonato questi soldati, che in battaglia hanno subito gravi ferite e che oggi sono incapaci di guadagnarsi da vivere e per questo costretti a mendicare.

I servizi medici forniti dai padri redentoristi comprendono esami psicologici, normali medicazioni, trasporto gratuito delle persone abbandonate in strutture adeguate. Con il tempo, l’attività caritativa ha raccolto l’interesse di diversi cittadini vietnamiti, che ora giungono anche da zone lontane per aiutare in modo materiale ed economico i reduci feriti.

Nguyễn Tấn P. racconta: “Ero un ranger dell’esercito. Sono stato ferito in battaglia nel 1970. Sono venuto a sapere della Casa della pace e della giustizia dei redentoristi di Saigon [vecchio nome di Ho Chi Minh City ndr] quando i padri mi hanno invitato per organizzare gli esami medici. I sacerdoti mi hanno regalato uno strumento per la misurazione della pressione e una sedia a rotelle. Ora sono felice perché mi hanno sostenuto e hanno aiutato me e la mia famiglia ad affrontare la malattia e la povertà”.

Nguyễn Văn è un altro dei reduci aiutati. Nato nel 1952, ha perso una gamba in guerra. Abbandonato dal governo nella povertà, per anni ha vissuto con una protesi di legno fabbricata da lui stesso, che non gli ha permesso di svolgere lavori normali: “È da 41 anni che cammino con questa gamba di legno. All’inizio pesava circa 8 chili e dovevo andare nei campi di riso a lavorare, ma era molto pesante. Solo ora ho ricevuto una protesi leggera dai padri redentoristi”.

P. Anthony, uno dei sacerdoti, spiega il disagio in cui vivono da decenni questi reduci: “Abbiamo iniziato questo progetto perché li vedevamo nella povertà, rosi dal senso di colpa, abbandonati ed esclusi dalla società. Questo programma non li aiuta solo a livello fisico ma li incoraggia e li sostiene a livello mentale. Proviamo a curare i veterani feriti nell’anima perché sono stati etichettati come marionette dell’esercito”.

I redentoristi avevano iniziato l’attività in collaborazione con la pagoda buddista di Liên Trì, che dal 2013 ha lasciato l’organizzazione in mano ai sacerdoti. P. Paul Lộc, responsabile dell’amministrazione, afferma: “Al momento con questo programma abbiamo aiutato circa 5 mila reduci della Repubblica del Vietnam, ai quali siamo molto grati. È un numero abbastanza alto. Adesso dobbiamo sviluppare le nostre attività per aiutare casi specifici nella maniera migliore”.