CILE, Un popolo profondamente grato ha partecipato alla messa domenica 18 dicembre, nella parrocchia della Madonna del Carmen, a Penco, nella provincia cilena di Concepción, per celebrare i 50 anni della missione, che hanno portato avanti i Padri Redentoristi.
Ha presieduto la messa Mons. Fernando Chomali ed è stata concelebrata dal provinciale dei Redentoristi, in Cile, padre Mauricio Pizarro; il parroco, padre Julio Maulén, oltre al vicario parrocchiale, padre Néstor Díaz.
Ha partecipato anche il padre Raúl Sobarzo, che insieme al padre Jorge Fajardo e al padre José Moncada, iniziarono il lavoro missionario di consegna, servizio e amore per la comunità di Penco.
Come segno di questa celebrazione, 50 fedeli della parrocchia portarono una candela accesa, che hanno posto ai piedi dell’altare, formando il numero, come ringraziamento a Dio.
“Un profondo ringraziamento ai Padri che sono qui da 50 anni e voglia Dio che stiano qui per altri 50 anni e celebrare questo evento meraviglioso che la chiesa in un luogo concreto”, ha detto il vescovo evidenziando il lato positivo di questo compito missionario.
Da parte sua il padre Mauricio Pizarro, provinciale dei Padri Redentoristi, esprimendo anche il suo ringraziamento alla “chiesa diocesana e a tutta la comunità, perché ha permesso che i missionari redentoristi potessero realizzare la vocazione che il Signore ha loro dato, annunciare l’abbondante redenzione in mezzo alla comunità”.
Il padre Raúl Sobarzo, uno dei primi sacerdoti che iniziarono la missione redentorista a Penco, ha detto: “Me rallegro di avere visto passare per questa comunità molti fratelli religiosi. Ciascuno ha lasciato un segno, dando tutto se stesso alla comunità e, nel corso del tempo che sono stato qui, ho percepito l’appoggio dei fratelli laici, che hanno anche lasciato la loro impronta, il loro apporto, per questo voglio congratularmi con loro, ricordarli e ringraziare la Madonna per il lavoro che insieme abbiamo realizzato, è la storia di molte persone. E’ bello vedere, oggi, una comunità così viva e questo vuol dire che tutti coloro che sono passati di qui hanno fatto cose meravigliose”.
Nell’entrata al tempio, è stata allestita un’esposizione con la storia della presenza dei padri redentoristi da quando arrivarono il 2 febbraio del 1966.