Bussolengo: inaugurazione della mostra dei presepi 2016

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E’ stata ufficialmente aperta l’8 dicembre, solennità dell’Immacolata, la rassegna “Presepi nel Chiostro” organizzata dai Padri Redentoristi di Bussolengo. La mostra è stata allestita lungo i portici del chiostro francescano attiguo al Santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso, uno spazio di notevole valore artistico per l’integro ciclo pittorico seicentesco, che lo caratterizza.

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Le natività esposte sono più di 200. Si spazia da presepi tradizionali che ricreano l’ambiente contadino veneto di fine secolo, a quelli che focalizzano l’attualità, a quelli che propongono paesaggi orientali ed esotici. Ad essi si affianca una sessione composta da opere di artisti, noti nel veronese, che propongono presepi realizzati in radica di ulivo, sculture in bronzo e in terracotta e dipinti olio su tela, raffiguranti la natività. Notevole anche la statuaria proveniente dalle terre di missione.

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L’alto livello artistico delle creazioni esposte e la raffinata sobrietà dell’allestimento, fa ben sperare in un successo della rassegna che si preannuncia già da questi primi giorni di apertura, molto visitata. San Francesco fu l’ideatore del presepe, Sant’Alfonso il cantore, un buon auspicio quindi per questa rassegna allestita in un suggestivo ambiente francescano dai Padri Redentoristi di Bussolengo assieme agli amici appassionati del presepe.

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La mostra resterà aperta nei giorni festivi fino a Domenica 8 Gennaio e dal 25 Dicembre al 1 Gennaio tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00 con ingresso gratuito.

Enrica Tonoli

Redentoristi, la Comunità di Bussolengo 

I Padri Redentoristi, fondati da S. Alfonso Maria De’ Liguori nel 1732, arrivarono a Bussolengo grazie all’insistente tenacia e volontà di don Giuseppe TURRI che li conobbe a Vienna quando ancora era molto vivo il ricordo di san Clemente Maria Hofbauer (redentorista)…

Sconfitto Napoleone e crollato il Regno Italico, il 26 giugno 1816, ad esaudimento di numerose, assillanti petizioni iniziate già nel 1805 dalla popolazione e per determinante interessamento di don Giuseppe Turri, il governo austriaco concede finalmente la riapertura della chiesa al culto.
Dopo molti e purtroppo inutili tentativi per far ritornare i frati francescani, don Turri rivolge la sua attenzione altrove. Avendo conosciuto nel 1830 i Redentoristi a Vienna e informato della loro intenzione di aprire una casa nel Tirolo, pensa che essi potrebbero officiare la sua chiesa e abitare la casa che egli aveva già iniziato a far costruire a nord-ovest della stessa.

Tale disegno si realizza nel 1856 e il 2 agosto del 1857, i Padri Redentoristi
prendono ufficialmente possesso della chiesa di San Francesco e della casa religiosa annessa.

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