Concluso il Convegno itinerante
In occasione del bicentenario dalla beatificazione di sant’Alfonso
L’ultima tappa del Convegno itinerante, organizzato in occasione del Bicentenario della Beatificazione di sant’Alfonso (15 settembre 1816-2016), è stata celebrata nella città dove tutto cominciò, per la famiglia Redentorista: vale a dire Scala. Una eucarestia presieduta dal Superiore Provinciale P. Serafino Fiore, un pasto condiviso tra le mura di Casa Anastasio (la struttura che accolse i primi Redentoristi tra il 1735 e il 1738) e infine le relazioni tenute nella Sala del Consiglio Comunale hanno segnato la giornata.
Le tappe precedenti erano state: Pagani, Ciorani, Sant’Agata dei Goti, Materdomini. In pratica, le città dove il ricordo di sant’Alfonso è maggiormente legato al territorio. Per questo motivo si è voluto sin dall’inizio coinvolgere i municipi, stabilendo un organismo chiamato “Parco letterario sant’Alfonso”, tra le cui finalità era non solo promuovere delle iniziative, ma di coinvolgere anche i laici, in particolare i giovani attraverso le scuole.
All’inizio la sfida sembrava davvero proibitiva. Però grazie al contributo di tante persone si può dire che sia stata vinta. Una particolare menzione meritano, per il Parco letterario, l’ingegnere Felice Russo, il professore Gaetano Calfano e soprattutto il professore Giovanni Pepe. Il P. Luciano Panella Superiore della comunità di Pagani, e le altre comunità Redentoriste implicate. I sindaci delle città sopra menzionate. E poi i diversi relatori succeduti, in particolare quelli “napoletani” provenienti dall’Accademia Alfonsiana.
L’ultimo giorno, a Scala, ha permesso di ascoltare tre relazioni: l’una dal professor Sabatino Majorano sulle “Santità a confronto” (quelle di sant’Alfonso e della Beata Maria Celeste Crostarosa), l’altra dalla professoressa Teresa Staiano che ha cercato di accostare Sant’Alfonso al sommo poeta italiano Dante Alighieri, la terza dal dottor Claudio Marciano sul territorio di Scala come origine di altre figure come il Beato Gerardo Sasso, fondatore dei Cavalieri di Malta.
Varie relazioni di tutto il Convegno hanno toccato in modo inedito o comunque interessante tematiche proprie della tradizione Redentorista. Altre, come quella riguardante sant’Alfonso e Danta, hanno proposte tracce meritevoli di approfondimento nel futuro.
Tutto ha funzionato al meglio? Non si può nascondere che almeno in un paio di tappe si sperava un maggiore coinvolgimento delle scuole: proprio i ragazzi e i giovani erano in primo luogo interpellati a conoscere figure che hanno animato il loro territorio nel passato, e che spesso risultano ad essi sconosciuti. In qualche luogo l’amministrazione municipale è stata attiva protagonista dell’iniziativa, altrove ha fatto notare la sua assenza. Succede che a volte gli impegni che si assumono non vengono portati avanti con responsabilità.
Ora si aspettano gli Atti che raccoglieranno i vari contributi. Anche qui si conta sul contributo delle varie amministrazioni. Speriamo di non registrare altre assenze!
Serafino Fiore cssr