L’appello del Cardinale Tobin per la riforma dell’immigrazione

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BROOKLYN, N.Y. – Il Cardinale Joseph Tobin di Newark ha detto di avere condotto una manifestazione a sostegno dell’immigrato messicano Catalino Guerrero, che è stato minacciato con una possibile deportazione a marzo, perché in quanto Cristiano crede che “Dio ha condiviso la sua solidarietà con ogni situazione umana”  con l’esempio di Gesù.

 Stando dalla parte di coloro che sono minacciati di espulsione  “da un volto alle persone che di frequente sono disumanizzate,” ha detto a centinaia di giornalisti cattolici e professionisti dei media riuniti per la Giornata mondiale delle comunicazioni sponsorizzata dalla De Sales Media Group della Diocesi di Brooklyn il 17 maggio.

Tobin, un membro  della comunità redentorista che è stato nominato cardinale di Newark da papa Francesco lo scorso novembre, ha criticato i ritratti mediatici degli immigrati che sfruttano “notizie basate sulla paura” che evidenziano i criminali violenti.

 “La paura non può avere l’ultima parola,” ha detto.

 

Tobin ha criticato il Presidente Donald Trump e I Repubblicani nel Congresso, che hanno il potere di emanare una riforma dell’immigrazione che fornirebbe un percorso per la cittadinanza per persone come  Guerrero, un cinquantanovenne padre di quattro figli e nonno di altrettanti quattro nipoti. Egli risiede a Union City, New Jersey, ed ha il diabete.

 “Dovete credermi stanno infliggendo crudeltà a persone innocenti,” ha detto. “Il Congresso ed il presidente se volessero potrebbero fare passare la riforma dell’immigrazione anche domani. Potrebbero portare 12 milioni di persone allo scoperto se lo volessero,” ha detto.

Riconosce che il suo appoggio per Guerrero, che è entrato dal Messico negli Stati Uniti nel 1991, è stato reso più forte dalla sua posizione come nuovo cardinale di Newark. Ma ha sottolineato che era una posizione che ha preso come parroco di Chicago e della sua nativa Detroit. Tobin ha sfidato i leaders della Chiesa ed I politici a fare la stessa cosa. A Guerrero, che non è mai stato accusato di alcun reato diverso dalle leggi dell’immigrazione, è stato concesso un anno per il rimpatrio dalla deportazione.

 Appoggiare pubblicamente  Guerrero, ha detto Tobin, rappresenta “un simbolo che comunica speranza, che la Chiesa non vive in una torre di avorio, che la nostra fede non è stata privatizzata.”

I leaders della Chiesa che stanno dalla parte degli immigrati seguono l’esempio di Francesco, ha detto,  facendo notare che il primo viaggio ufficiale del papa è stato all’isola italiana di Lampedusa, una casa temporanea per i rifugiati. Le acque vicino all’isola sono quelle dove migliaia di immigrati  dall’Africa sono morti nel tentativo di raggiungere l’Europa. L’isola è  divenuta un simbolo della crisi mondiale dei rifugiati a cui Francesco si rivolge di frequente.

Peter Feuerherd, May. 18, 2017

 [Peter Feuerherd è un corrispondente per il NCR’s Field Hospital series sulla vita parrochiale ed è un professore di giornalismo alla St. John’s University, New York.]

 (from www.ncronline.org)

Sua Eminenza Joseph W. Cardinal Tobin se rivolge tutti col suo discorso nel World Communications Day, qui si può vedere il video completo: