Nostra Signora Aparecida, lettera del p. M. Brehl per il Giubileo dei 300 anni

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Il Superiore Generale della Congregazione del Santissimo Redentore, padre Michael Brehl, C.Ss.R., ha inviato una lettera alla Famiglia Redentorista in occasione del Giubileo per i 300 anni del ritrovamento dell’immagine di Nostra Signora Aparecida.

Ecco la lettera:

La mia anima onora il Signore, e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. (Lc. 1,46-48)

Cari confratelli del Brasile,
Saluti dal New Jersey!

Voglio salutarvi in occasione del giubileo del tricentenario dell’ apparizione della venerabile immagine della Madonna di Aparecida. Uniti in Cristo, rendiamo grazie al Padre, che con il suo Spirito ha dato al popolo brasiliano una patrona cosi speciale. Con spirito filiale, solleviamo il nostro riconoscimento e il ringraziamento per i 300 anni di benedizione del Signore sul Brasile.

I miei impegni per la 3° fase del XXV Capitolo Generale della Congregazione non mi permetteranno di essere personalmente a questi giorni di festa. Tuttavia, voglio che sappiate che io sono in comunione con tutti i confratelli del Brasile, è impossibile negare l’importanza della devozione alla Madonna di Aparecida nella storia e nella missione dei Missionari Redentoristi nel paese.

Quindi, in questo momento di gioia, ringraziamo il Signore che ha affidato alla nostra Congregazione la grazia e l’onore di essere conosciuti come i missionari della Madonna di Aparecida. Sappiamo che dal 1894 molti dei nostri confratelli si sono dedicati a promuovere la devozione mariana in tutto il Brasile; tanti sacerdoti e fratelli trasmettono alla gente l’amore che nutre la Vergine Aparecida. Ricordo con emozione la figura del Servo di Dio P. Vítor Coelho de Almeida, che era certamente l’apostolo di Aparecida. Non dimentico i confratelli che così diligentemente sono attualmente al lavoro presso il Santuario Nazionale e vari mezzi di comunicazione interconnessi, le squadre delle missioni itineranti e altri fronti che promuovono la devozione alla Madonna tra il popolo di Dio. Il nostro lavoro è ancora associato con molti laici, uomini e donne di fede e di buona volontà, che aiutano ad accogliere ed evangelizzare i devoti della Madre di Aparecida, in particolare nel Santuario. A tutti, voglio esprimere le mie congratulazioni e desiderio di perseverare nel servizio dell’amore.

Vorrei incoraggiarvi a rimanere tenaci nella missione con fiducia nell’intercessione materna di Nostra Signora di Aparecida. Ella è venuta a noi attraverso il piccolo segno della immagine trovata a Rio Paraiba do Sul. Ella voleva incontrare i più piccoli, i poveri, con gli schiavi e gli emarginati in modo che il popolo brasiliano potesse incontrare Gesù, nostro Redentore. La Vergine Maria promuove l’incontro con Cristo, perché è la discepola missionaria per eccellenza che insegna la via della vera sequela di Gesù.

Incoraggiati dal suo esempio e dalla mediazione, siamo consapevoli che la nostra missione è quella di condividere “l’incontro con Cristo, testimoniare ed annunciarlo da persona a persona, da comunità a comunità, e dalla Chiesa a tutti i confini del mondo” (Documento Aparecida 145).

E’ necessario, fratelli, che la nostra missione evangelizzatrice riesca ad offrire alle persone la possibilità di un incontro personale con Gesù Cristo, come Madre Aparecida ci insegna, perché tutto si riferisce a lei e conduce a lui. E’ quindi necessario che il processo di conversione personale e un completo cambiamento della nostra vita può testimoniare che Egli è l’abbondante redenzione, come sta accadendo nella nostra vita.

Inoltre, l’incontro con la Madre Aparecida è la profezia di Dio per tutti noi, perché il Signore è un rovesciare le nostre relazioni umane, come lei dice nella sua canzone: “ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;  ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi.  “(Lc. 1,52-53). Come veri figli di S. Alfonso, grande devoto di Maria, non dimenticate mai che il “compito essenziale dell’ evangelizzazione comprende l’opzione per i poveri, lo sviluppo umano integrale e l’autentica liberazione cristiana” (DA 146).

Infine, vi chiedo, davanti al trono della Regina gloriosa del Brasile, di pregare per la Congregazione del Santissimo Redentore, in modo che, tutti noi missionari Redentoristi, cerchiamo di essere fedeli “Aiutanti, compagni e ministri di Gesù Cristo nella grande opera della redenzione” (Costit. 2). E dove sono in questi giorni, prego per voi con queste parole: “Salve a tua immagine, o grandissima Regina, Madre del Redentore, Madre di Dio e madre mia. Salve, Maria, Signora Aparecida, salve! “

Buona Festa a tutti! Viva la Signora di Aparecida!

Vostro fratello nel Redentore,

 

 

Michael Brehl, C.Ss.R.
Superiore Generale