(Caracas, Venezuela) – Nel mezzo di una realtà economica, sociale e politica lugubre, i laici redentoristi accompagnati da seminaristi e 3 sacerdoti, Padre Alirio Suarez, P. Miguel Castro e Padre Aly Villegas, direttore della missione, siamo andati in missione, ad evangelizzare, da Domenica 19 agosto a Domenica 2 settembre nella città di Junquito (50 km da Caracas), alla Parroquia de Nuestra Señora de las Mercedes. Lo scopo della missione era: animare e rafforzare la nostra fede in Gesù Cristo.
Durante le due settimane siamo andati a 10 comunità. Nella prima settimana, in ogni visita della comunità, c’era la benedizione delle famiglie, attività con bambini e con i giovani, e le prediche dei missionari. Nella seconda settimana hanno continuato con la visita e la benedizione delle case, la condivisione con le famiglie, la cura dei malati, preparare giovani e adulti per i sacramenti del battesimo e della comunione, gli incontri quotidiani di piccole comunità parrocchiali. Sono stati scelti anche gli animatori per le restanti 20 piccole comunità parrocchiali. Le comunità hanno perfino sollevato una bella croce della Santa Missione.
Sabato 1 settembre si è tenuto l’incontro con i giovani e la chiusura nelle piccole comunità parrocchiali, le comunità erano presenti con entusiasmo e gioia, sono venuti con i loro striscioni, fischietti, palloncini, è stato un incontro molto dinamico e divertente . Domenica 2 settembre è stata la chiusura della missione, la partecipazione è stata massiccia, le comunità sono state molto impegnate a continuare a incontrarsi nelle piccole comunità parrocchiali.
Questa esperienza missionaria diventa un segno di speranza nella missione evangelizzatrice dei Redentoristi in Venezuela, è possibile costruire il Regno di Dio da ciò che siamo e abbiamo, da ciò che significa dare e ricevere, come è successo in questa missione, nonostante molti fattori negativi, tra cui la parte economica, la carenza di prodotti di prima necessità; aspettative, preoccupazioni e incertezze circa la nuova moneta nel paese, perché proprio questa settimana è stato il cambiamento, tuttavia, questi fattori non sono stati ostacoli perché ogni attività missionaria diventassi un momento per condividere speranze, in mezzo a queste difficili realtà.
Qualcosa di molto evidente è che le comunità sono stati molto generosi e solidale con noi, nonostante la situazione economica, a nessun missionario è mancato da mangiare, perché hanno condiviso quello che avevano con noi, traboccavano di generosità, come detto da uno dei leader della comunità “i missionari redentoristi sono riusciti a darci ciò che avevamo tanto desiderato, organizzarci per collaborare disinteressatamente con tutto ciò che riguarda la missione”.
È interessante notare che la missione ci ha dato la possibilità di intrecciare relazioni umanizzanti, lasciare il nostro solito ambiente e permettere a noi stessi di essere circondati dalla comunità che ci ha accolto per 15 giorni, poterci inserire come uno della comunità, è stata un’esperienza unica. Sono andato per rimanere solo 8 giorni, ma sono rimasto 15 giorni, mi sono sentito così identificato con la missione che ho scelto di rimanere.
Ringrazio Dio per tutto quello che fa con il suo popolo, specialmente con questa bella comunità di Junquito, qui il seme è stato seminato sul terreno buono, ci aspettiamo di continuare a crescere sempre ed avere buoni frutti.
Come laici Redentoristi venezuelani ci aspetta un duro lavoro dall’esterno e non all’interno della chiesa, portare speranza in mezzo alla disperazione, l’apatia e l’indifferenza al dolore altrui, è il momento di agire, rilasciando il porto e prendere il largo senza paura e navigare nella nostra testimonianza, con tutto ciò che abbiamo imparato, per essere Testimoni del Redentore in un paese ferito, non solo di parole, ma di fatti.
Sinay Lourdes Tovar
Vice Provincia di Caracas