Pubblicato il fascicolo n. 2 del 2018 di Spicilegium Historicum

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Lettera del Superiore Generale

Con una lettera pubblicata in questo secondo fascicolo del 2018 di Spicilegium Historicum, il Superiore Generale, padre Michael Brehl, C.Ss.R. invita a vivere con una gioia condivisa il 70 anniversario di fondazione dell’Istituto Storico Redentorista.

“Ancora vivo, Sant’Alfonso incaricava alcuni confratelli a raccogliere notizie storiche sulla vita e sull’opera di alcuni congregati morti in fama di santità. In tutti i modi egli incoraggiava e sosteneva la ricerca e lo studio della storia”, scrive il Superiore Generale con motivo di questo importante anniversario.

“Celebrare i 70 anni della fondazione dell’Istituto Storico comporta per tutti noi, in questa fase di ristrutturazione e rinnovamento che stiamo vivendo, soffermarci su 2 punti: la storia è maestra di vita: nessun redentorista può fare a meno della conoscenza del nostro passato; l’invito di Papa Francesco: guardare il passato con gratitudine, vivere il presente  con passione, e abbracciare il futuro con speranza (Lettera Apostolica ai Consacrati, 2014).

Una data importante per la Congregazione del Santissimo Redentore che deve considerare la storia come punto di partenza di un lungo cammino, nel quale lo Spirito Santo ha ispirato vie e forme di attualizzazione di un carisma missionario al servizio della Chiesa e dell’umanità.

Poi troviamo i seguenti articoli:

El Instituto Histórico de la Congregación del Santísimo Redentor, 70 aniversario de su fundación, 1948-2018, CORDOBA CHAVEZ Alvaro, C.SS.R.

Una rassegna di momenti della genesi dell’apparizione dell’Istituto Storico Redentorista, dal 1948 quando Leonardo Buijs, in quel tempo Superiore Generale, aveva intuito che conoscere meglio le radici storiche della Congregazione doveva servire a costruire un’identità nella missione dei figli di Sant’Alfonso. Una tappa storica per i Redentoristi perché, come informa bene l’articolo, cresce la coscienza dell’importanza fra le istituzioni con la creazione: dell’Istituto Storico (1948), dell’Accademia Alfonsiana (1949), della Revista Spicilegium Historicum CSSR (1953) e della Biblioteca storica CSSR.

WEISS Otto, Das Generalvikariat des Pater Joseph Amand Passerat (1772 – 1858)

Un’interessante presentazione del lavoro svolto dal venerabile Servo di Dio P. Joseph-Amand Passerat, 1772-1858, come Vicario Generale Transalpino. Dal momento della sua ordinazione (15 aprile 1797) fu incaricato della formazione di numerosi candidati attratti dalla Congregazione. Guadagnò la stima di San Clemente, che lo descrisse come «un uomo di santità e di virtù elevate». Dopo la morte di San Clemente, nel 1820, Padre Passerat fu nominato a succedergli come Vicario Generale oltre le Alpi con residenza nella nuova casa di Maria am Gestade in Vienna. Dopo i lunghi anni di frustrazione, i Redentoristi sotto la sua guida entrarono in un periodo di espansione, con lo sguardo rivolto lontano agli Stati Uniti. A causa della rivoluzione austriaca nel 1848 fu costretto a lasciare Vienna e trovare rifugio in Belgio.

Una riflessione storica precisa del rapporto con Rudolf von Smetana, consultore di padre Passerat, insieme sono riusciti ad organizzare la Congregazione.

PIKH Ruslan C.SS.R., “Whom did Belgium send us?” Father Joseph Schrijvers’Life until 1913

Una breve biografia di padre Joseph Schrijvers, sottolineando il carattere religioso della sua vita. Un contributo alla storia della Congregazione ricordando che il Belgio ha dato alla storia della Congregazione grandi personaggi nel campo della formazione. Leggere queste righe significa essere partecipi dell’entusiasmo di alcuni redentoristi impegnati nella formazione dei giovani generazioni di missionari, anche quando la situazione sociale e politica non aiuta per niente. “Il Belgio ci ha regalato un grande uomo, con una grande spiritualità”, conclude Pikh.

TORTORA Alfonso, Dall’oriuolo alla spiritualità alfonsiana.

Il curioso rapporto fra “tempo” e santità nell’ascesi di Alfonso de Ligori. L’autore preferisce investire alcune pagine per coinvolgere il lettore nel concetto di tempo e come si pensava al riguardo nell’epoca di Sant’Alfonso. Per descrivere l’idea sul tempo in Sant’Alfonso, bisogna ricordare l’insieme tematico da cui si generarono gli aspetti essenziali di una nuova visione del tempo, che tendeva  a legarsi ad una moderna società europea.

BRESCIANI, Ernesto, C.SS.R., Cronaca dei miracoli e delle grazie concesse a’ suoi divoti dalla Madonna del Perpetuo Soccorso.

Un elenco di ben 54 opere meravigliose che sono descritte dopo una premessa sull’ambiente religioso che circonda la nostra società attuale. “L’attuale eclissi e crisi di fede che attraversa la mentalità contemporanea non ha diminuito l’interesse o la curiosità verso “il miracolo”… inizia scrivendo Bresciani. “Miracolo è un fatto che si attua sopra le leggi della natura. Non può essere compiuto dall’uomo perché va al di là delle sue possibilità, ma solo da Dio”, afferma l’autore.

MAJORANO Sabatino, C.SS.R., Maria: lo sguardo misericordioso che accoglie e rende nuovi.

Un profondo commento teologico del tema della misericordia di Dio presentato ai lettori dalla riflessione della mariologia di Sant’Alfonso. Una prospettiva nuova in un breve trattato sullo sguardo misericordioso di Maria. “Non si tratta solo di coincidenza temporale. Tra la mariologia di Alfonso, la sua proposta di vita cristiana e il suo progetto missionario c’è uno stretto legame: si chiarificano e si sostengono reciprocamente, avendo nella misericordia (la copiosa redemptio) il nucleo fondamentale e l’imprescindibile chiave di lettura.

MYKHAYLIUK Nazariya, OSB, The Original icon of Our Lady of Perpetual Help and its copies in the monasteries of the Sisters of the Order of Saint Basil the Great in Ukraine.

Un bel articolo sull’analisi artistica degli stili, iconografie e colori della già famosa Icona di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso. Senza perdere tempo a dettagliare la storia, l’autore centra lo studio nella regione dell’Ucrania. Raccoglie molti contributi e segnala altre icone che c’erano in quel periodo invitando a vedere e considerare cosa significa essere davanti l’icona.