La Rete delle Oblate in Brasile presenta le sue principali azioni durante la pandemia

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Il rapporto di attività della Rete Oblate Brasile è stato sviluppato in un momento storico. L’anno 2020 ha sorpreso negativamente l’umanità con la massiccia diffusione di un virus mortale.

La nuova variante del coronavirus, che causa il Covid-19, ha portato i paesi ad affrontare improvvisamente un nemico invisibile, ma con il potere di decostruire i più svariati strati della sfera pubblica e privata.

In Brasile lo scenario si è fatto sfidante, perché, oltre ai problemi strutturali e sistemici, la pandemia ha determinato l’aggravarsi della crisi economica, sociale e politica già affrontata dal Paese, rafforzando le disuguaglianze e le vulnerabilità sociali della popolazione. L’accentuazione della femminilizzazione della povertà, di conseguenza corroborata dall’aumento del numero di donne che iniziano o rientrano nel contesto della prostituzione.

Questo nuovo contesto sociale richiedeva alla Rete Oblata Brasile, presente in diverse parti del Paese (Belo Horizonte / MG; Juazeiro / BA; Salvador / BA; São Paulo / SP) la capacità di adattarsi a nuove forme di lavoro, con l’utilizzo di strumenti creativi e dinamici per dare continuità alla cura delle donne, garantendo condizioni di accesso alla rete delle politiche sociali e non.

In questo modo vengono presentati i principali risultati raggiunti, i progressi e le sfide di questo periodo. Vale la pena notare che la compilazione dei dati ha avuto il contributo di tutte le Unità della Rete Oblate Brasile, attraverso l’analisi delle loro registrazioni e sistematizzazioni raccolte durante l’anno 2020.

SOLIDARIETÀ E ARTICOLAZIONE SOCIALE

In questo contesto, è stata essenziale la formazione di una corrente di solidarietà della società in generale, chiese, organizzazioni e gruppi, per la distribuzione di cibo, prodotti per l’igiene, pulizia, vestiti e maschere. Gruppi e movimenti hanno fornito assistenza psicologica e psichiatrica online gratuita.

Di fronte a questo scenario sfidante, è necessario continuare il lavoro della Rete Oblata, cercando di garantire, attraverso l’articolazione sociale e il sostegno politico, l’accesso delle donne alle politiche pubbliche, riducendo così al minimo gli impatti causati dalla pandemia.

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