Patrimonio storico CSsR: anche la tua opinione conta!

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Come si sa da Officialia del mese di marzo scorso, il Governo Generale ha istituito la Commissione per le Case Storiche e il Patrimonio della Congregazione, richiesta dall’ultimo Capitolo Generale (Decisioni nr 51 e 52). La Commissione, presieduta dal p. P. Johannes Römelt (Coordinatore della Conferenza dei Redentoristi d’Europa), e composta dai padri Pedro López Calvo (Consigliere Generale), Vicente Soria Fleitas, (Economo Generale), Serafino Fiore (Provincia di Napoli), Gennaro Sorrentino (Napoli), Janusz Sok (Varsavia) e  Martin Leitgöb, (Vienna-Monaco), sinora ha avuto modo di riunirsi online due volte.

Questo è bastato per entrare nella materia, alquanto complessa ed esigente. Si sono cominciate a fare delle distinzioni, ad es. tra Case della prima fondazione e direttamente collegate a sant’Alfonso (tutte e tre della Provincia di Napoli: Ciorani, Pagani e Materdomini) e Case di interesse storico, che risalgono al primo consolidamento della Congregazione fuori del Regno di Napoli (ad es. Sant’Angelo a Cupolo, Scifelli, Frosinone, San Bennone in Varsavia, Santa Maria am Gestade in Vienna, ecc.), e altre importanti per la nostra storia (ad es. quella  natale di sant’Alfonso in Marianella, Bischenberg in Francia ecc.). 

Un numero di siti così importanti merita non solo di essere individuato in elenco completo, ma anche di essere salvaguardato: almeno dal punto di vista affettivo, è “proprietà” della Congregazione, che guarda a questi posti per comprendere meglio la propria storia, per capire di più lo zelo e la strategia missionaria che hanno ispirato i nostri santi ecc. 

Un’altra distinzione che si è fatta sempre più chiara è la diversità di interventi, necessari per mantenere queste Case e Chiese. Alcuni di questi immobili versano in condizioni preoccupanti e rappresentano delle vere e proprie urgenze, per affrontare le quali le risorse economiche delle singole Provincie non bastano. C’è bisogno che sia coinvolta l’intera Congregazione: questo era peraltro lo spirito, soprattutto della decisione nr 52 del Capitolo Generale. E c’è da definire la “missione” che giustifica oggi il mantenimento di queste case.

Né va dimenticato un punto importante, da aggiungersi a questo degli edifici: riguarda il molteplice e prezioso patrimonio artistico di varia natura (pittorico, liturgico ecc.), legato direttamente alla vita del Fondatore o alle origini della Congregazione, di valore sempre affettivo e documentale, e in qualche caso anche qualitativo.

Per valutare l’importanza che i Redentoristi riconoscono a tutto questo, la Commissione vuole consultare l’intera Congregazione. Sono interpellati in primo luogo i confratelli e laici che lungo gli anni hanno potuto visitare uno o più di questi luoghi. Pensiamo ad esempio ai tanti che negli anni scorsi (fino a che il Coronavirus ha chiuso le frontiere), hanno partecipato ai Corsi di spiritualità Redentorista. Per tutti avremmo due domande da porre:

  1. Quali luoghi o esposizioni hai avuto modo di visitare?
  2. Quale ricordo conservi di questa esperienza? In che modo essa ti ha aiutato a meglio comprendere la tua identità di Redentorista, consacrato o laico?

Vi chiediamo di far pervenire la vostra risposta al Presidente della Commissione, p. Johannes Romelt johannes.roemelt@redemptoristen.de, entro il 30 giugno. Vi ringraziamo sin da adesso.

Serafino Fiore  CSsR