Sabato 10 luglio, la parrocchia del Santissimo Redentore di Madrid si è recata in pellegrinaggio alla casa natale di Santa Teresa ad Avila per celebrare insieme gli anniversari dei dottorati della Santa e di Sant’Alfonso Mª de Liguori. Tre religiosi, il priore della comunità carmelitana, David Jiménez O.C.D., e due redentoristi, José Miguel de Haro e Marek Raczkiewicz hanno fatto una panoramica su Santa Teresa, Sant’Alfonso e San Giuseppe, in relazione alla celebrazione ecclesiale.
È stata particolarmente evidenziata la grande influenza di santa Teresa su sant’Alfonso come una delle sue fonti di ispirazione. La considerava la sua “seconda madre” e la chiamava “la mia Santa Teresa”. Le dedicò la sua prima opera pubblicata: “Considerazioni sopra le virtú e pregi di S. Teresa di Gesù” (Napoli, 1743). Si dice che negli scritti di sant’Alfonso, tratti dai testi teresiani, compaiano ben 1.300 citazioni. Nel Libretto della coscienza di Sant’Alfonso troviamo una consacrazione alla santa di Avila con una serie di promesse. Nella sua adesione a Teresa si sottolineava anche che Alfonso non era solo un divulgatore, ma un “interprete originale della Santa”.
È stata poi celebrata l’Eucaristia, presieduta dal priore della comunità carmelitana, e la prima parte della giornata si è conclusa con un pasto comune nel monastero.
Nel pomeriggio i pellegrini hanno attraversato il centro della città, scattando alcune foto davanti alle sculture di Teresa e Giovanni della Croce, passando per la parrocchia dove Santa Teresa fu battezzata per raggiungere il Monastero di San Giuseppe, la prima fondazione di S. Teresa. Una breve preghiera nella piccola cappella e una visita al reliquiario teresiano hanno concluso il soggiorno ad Avila.
Tutti i pellegrini hanno apprezzato questa significativa celebrazione e riconoscimento di questi due grandi santi che ci ricordano l’essenziale della vita cristiana.
Equipo de Comunicación SR
Foto di Fernando González Cuezva C.Ss.R.