Messaggio per la memoria di Sant’Alfonso M. de Liguori

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Il Messaggio di Mons. Antonio De Luca, Vescovo di Teggiano-Policastro, per la memoria liturgica di Sant’Alfonso Maria de Liguori in occasione del 150° anniversario della proclamazione a Dottore della Chiesa.

Carissimi amici, fratelli e sorelle,

ricorre quest’anno il 150° anniversario della proclamazione di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori Dottore della Chiesa. Nella memoria liturgica del Santo Dottore, vi scrivo per condividere alcuni tratti della figura di Sant’Alfonso, senza escludere, in breve, ii contributo culturale ed ecclesiale che ha offerto, incidendo notevolmente sul dibattito teologico e morale del suo tempo.

Visitando le comunità del nostro territorio diocesano riconosco i segni di una spiritualita frutto dell’evangelizzazione che i confratelli Redentoristi hanno lasciato, nel tempo, attraverso la predicazione e le missioni popolari. La diffusione capillare del culto a San Gerardo Maiella ha confermato l’idea alfonsiana di una santita ordinaria e alla portata di tutti. Molti di voi hanno incontrato la figura e l’opera di Sant’Alfonso de’ Liguori familiarizzando con la storia della teologia morale, ma i segni di una santità popolare si rintracciano nella consolidata forma di vita cristiana popolare che pone al centro l’Eucarestia, la devozione alla Madonna, il sacramento della riconciliazione e l’attenzione ai poveri, per vivere una reale Pratica di amare Gesù Cristo.

Patrono dei confessori e dei moralisti

Papa Francesco, in occasione di questa data giubilare, ha voluto indirizzare un messaggio alla famiglia Redentorista: «A centocinquant’anni da questa gioiosa ricorrenza, ii messaggio di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, patrono dei confessori e dei moralisti, e modello per tutta la Chiesa in uscita missionaria, indica ancora con vigore la strada maestra per avvicinare le coscienze al volto accogliente del Padre, perchè “la salvezza che Dio ci offre e opera della sua misericordia” (EG 112). […] La proposta teologica alfonsiana nasce dall’ascolto e dall’accoglienza della fragilita degli uomini e delle donne piu abbandonati spiritualmente».

Mi piace partire da un doveroso e filiale riconoscimento: Sant’Alfonso [è] il mio maestro di vita cristiana. Queste parole costituiscono anche il titolo di un testo del noto sacerdote lucano Giuseppe De Luca (1898-1962). Scrittore, sociologo, conoscitore profondo della storia religiosa del mezzogiorno, avendo approfondito l’opera alfonsiana ed essendo cresciuto all’ombra della tradizione spirituale dei missionari Redentoristi, il De Luca non esita a riconoscerne il benefico influsso e il notevole sostegno per la formazione della sua coscienza e della sua vita di fede.

Ripensa alle cosiddette Visite al Santissimo Sacramento, alla meditazione sulle massime eterne, ai canti della passione del Signore. É chiaro che non si tratta solamente di pratiche della vita cristiana, ma di una visione dell’esistenza improntata all’amore di Dio e dei fratelli. Una dinamica di sequela cristiana, che conferisce l’anima alle opere e ai giorni, anzi, traspare in ogni attimo attraverso parole scelte che ogni battezzato é tenuto a vivere. In fondo è la dimensione della vita che si lascia ispirare e guidare costantemente dalla persona di Gesù Cristo, Figlio di Dio.

Così, con gli scritti e con la vita, Sant’Alfonso diventa ancora oggi modello di impegno pastorale per chiunque vive intensamente la sfida dell’evangelizzazione e della misericordia che si fa carità.

L’intera riflessione è disponibile in formato PDF : Messaggio Sant’Alfonso

Cordiali saluti.

Massimo La Corte