La VP Manila tiene una conversazione di missione in mezzo alla pandemia

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Per i Redentoristi, la missione di Dio rimane la stessa: predicare la redenzione di Cristo ai più abbandonati. Ma il contesto e il modo con cui viene predicata l’abbondante redenzione di Dio cambia nel tempo.

In risposta a questa inevitabile realtà, la Vice-Provincia Redentorista di Manila ha tenuto la sua Conversazione Missionaria organizzata dal Segretariato per la Vita Apostolica (SFAL). Erano presenti, in loco o online, Redentoristi professi e missionari laici della Vice-Provincia in rappresentanza delle cinque comunità di Baclaran, Lipa, Legazpi, Laoag e Formazione. Erano presenti anche partner e volontari della missione e alcuni rappresentanti della Provincia di Cebu.

La conferenza di due giorni tenutasi dal 13 al 14 settembre 2021 è stata un’opportunità per guardare indietro e riflettere sugli sforzi missionari della vice-provincia dall’inizio del quadriennio e soprattutto durante questo difficile momento della pandemia. È stato anche un luogo per pianificare ulteriormente mentre la vice-provincia avanza nella sua vita missionaria. Le varie aree della missione della vice-provincia che sono state al centro della conversazione sono state la Missione Popolare (Urbana e Rurale), la Missione Sociale, la Missione Santuario, la Missione Giovanile, Ambiente, Ecumenismo e la Missione per i Popoli Indigeni.

Ad aprire i due giorni di conversazione è stata una riflessione teologica presentata da p. Amado Picardal, C.Ss.R. tramite una piattaforma online. La sua riflessione riguardava “Compiere la missione della Chiesa al tempo della pandemia e oltre”. La domanda principale che ha posto e che dà il tono alla conversazione è stata “Come può la Chiesa svolgere oggi la sua missione” memore delle realtà contemporanee che dobbiamo affrontare come popolo di Dio? Ha proposto cinque aree che devono essere significativamente considerate: (1) la cura dei più colpiti, (2) nuove forme di comunione e solidarietà, (3) evangelizzazione ed educazione, (4) culto e liturgia, e (5) azione sociale .

Il Segretariato ha presentato il rapporto raccolto dalle diverse comunità della Viceprovincia nei vari campi di missione riconoscendo le lacune, le minacce e le opportunità presentate dall’attuale pandemia. Quest’ultima discussione è stata dedicata all’identificazione di possibili pratiche missionarie e impegni pastoralmente che possono essere adattati dalle singole comunità o dalla Viceprovincia nel suo insieme.

I due giorni di raduno sono culminati con una celebrazione eucaristica in coincidenza con la festa del Trionfo della Croce presieduta dal Superiore Viceprovinciale p. Victorino Cueto, C.Ss.R. Nella sua omelia ha affermato che la vice-provincia a suo modo ha cercato di capire cosa significa essere missionari in questo tempo di pandemia. Ha inoltre sfidato la vice-provincia a continuare ad essere “scandalizzata dalla croce”. Anzi, prima di poter celebrare la gloria della croce, dobbiamo essere consapevoli che è prima di tutto uno scandalo. Ha esortato la vice-provincia “a continuare ad essere infastidita dal grido dei poveri, perché la croce di Cristo è la croce del popolo, la croce del mondo ferito”.

Padre Rico John Bilangel, C.Ss.R.