“La «predilezione amorosa del Signore ci sorprende, e lo stupore, per sua natura, non può essere posseduto né imposto da noi. […] Solo così può fiorire il miracolo della gratuità, del dono gratuito di sé. Anche il fervore missionario non si può mai ottenere in conseguenza di un ragionamento o un calcolo. Il mettersi “in stato di missione” è un riflesso della gratitudine»” (Papa Francesco, Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2021)
“Noi redentoristi in Madagascar viviamo tra gli abbandonati condividendo in tutto la loro vita. Il nostro scopo è quello di garantire a tante persone in difficoltà, a causa della povertà, i diritti fondamentali e di rendere concreti i principi di uguaglianza ed i valori di solidarietà, i diritti di base dei bambini e le diversità culturali.” (un missionario redentorista in Madagascar)
La celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale va oltre il ricordo di una data, porta con sé un significato vivo e esemplare di come vivere oggi il mandato di Gesù, annunciare al mondo l’abbondate redenzione. Per la nostra Congregazione del Santissimo Redentore serve anche come una pausa di riflessione sul carisma redentorista. La missione e l’esempio di Sant’Alfonso diventano, una sola cosa nel nostro impegno per vivere ogni giorno come missionari redentoristi.
Presentiamo di seguito alcune testimonianze dei missionari redentoristi che ci sono pervenute da diverse parti del mondo:
Missione Redentorista d’Albania: Un traboccare di amore e gioia per Gesù Redentore
Più di 26 anni fa, per la nostra prima professione religiosa come missionari redentoristi, i miei confratelli ed io abbiamo scelto, come nostro motto, le parole degli Apostoli: “Non possiamo tacere ciò che abbiamo visto e ascoltato”. Che coincidenza che ora il Papa ce li dia come motto per il DOMUND, la Giornata Missionaria Mondiale 2021! Perché di ciò che è pieno il cuore, parla la bocca, e la Missione Redentorista non è altro che un traboccare di amore e di gioia per Gesù Redentore.
Inoltre, Francesco sottolinea l’aspetto comunitario della missione: “non possiamo smettere di annunciare e condividere”. Annunciare, perché siamo portavoce di Dio fatto uomo che ci ha affidato la sua stessa missione, e condividere, perché non diamo nulla di nostro, ma anzi le nostre mani portano e distribuiscono ciò che abbiamo ricevuto dall’alto: grazia e benedizione.
Noi Redentoristi siamo stati chiamati dal Signore per conoscerlo profondamente, sperimentare la sua misericordia e condividere con tutti gli uomini e le donne di questo mondo – specialmente i più poveri e abbandonati – quell’amore trasformante che ha cambiato la nostra vita, che ci ha riempito di Vita …
Le nostre comunità sono animate dal grido di Gesù Parola: “Andate e annunciate!”, e la nostra preghiera chiede al Signore il coraggio di andare in tutti quei luoghi dove il mondo ha bisogno di noi, dove le persone più semplici vogliono un’altra vita, un’opportunità, la Salvezza. Oggi sono in un luogo di Missione, in mezzo a persone di diverse religioni e credo, e il primo passo dell’Evangelizzazione è ancora una volta “condividere” ciò che ho visto e sentito.
Padre Laureano Del Otero Sevillano C.Ss.R.
Missione Redentorista d’Albania
Suore Oblate del Santissimo Redentore: la nostra missione sotto la luce del messaggio del Papa per la Giornata Missionaria Mondiale
In sintonia con il messaggio del Papa e la citazione evangelica di Matteo: “Andate agli incroci delle strade e invitate tutti quelli che incontrate”, la nostra congregazione ha chiuso il Capitolo Generale 2019 con lo stesso invito. Ci sentiamo parte attiva di questa missione redentrice di Gesù, per andare verso le frontiere geografiche, esistenziali e virtuali. Il documento del capitolo lo rende esplicito e noi lo accogliamo con grande favore:
“Il nostro orizzonte è la MISSIONE. La sequela di Gesù Redentore e le donne ci mostrano il cammino da seguire… è tempo di attraversare gli incroci come spazio di dialogo e di integrazione delle diversità. Dall’audacia del carisma, ci sentiamo chiamati ad abitare luoghi e realtà emergenti di prostituzione e tratta delle donne a scopo di sfruttamento sessuale, dove la presenza delle Oblate è necessaria….”
Così, siamo chiamati ad essere evangelizzatori delle periferie, andiamo nei luoghi dove sono le donne, e con loro generiamo relazioni di vicinanza, legami di guarigione e spazi di umanità, in cui loro sono le protagoniste.
Lo facciamo in missione condivisa con la Famiglia Oblata, mossi dallo stesso carisma, accogliamo l’invio per condividere con loro il pane della dignità e le esperienze di misericordia e speranza. Inoltre, ci impegniamo a dare risposte “inter” (interprovinciale, inter-congregazionale, inter-istituzionale…). È verso questo orizzonte che lo Spirito ci spinge e dove Gesù ci aspetta.
Zenda Singzon Pepito
Suore Oblate del Santissimo Redentore
India: la missione redentorista attraverso i media
Il “Redentorist Media Centre” (RMC) di Bangalore ha avuto il suo umile inizio circa 10 anni fa con l’intenzione di ospitare la provincia e altri siti web, creando una biblioteca audiovisiva per i confratelli, insieme alla produzione di contenuti audio e video per l’evangelizzazione e per scopi catechetici.
Nel corso degli anni RMC ha prodotto DVD di formazione alla fede, CD di musica devozionale, cortometraggi per istituzioni, documentari su temi sociali e molti altri. Gestisce una stazione radio online basata su app “Holy Redeemer Radio” in Kannada (una delle lingue indiane) e podcast in inglese su varie piattaforme.
Quando le chiese sono state chiuse a causa della pandemia, RMC ha iniziato a trasmettere servizi liturgici, novene e missioni online per soddisfare il bisogno spirituale della gente. Ciò ha aiutato RMC a raggiungere migliaia di famiglie in India e in tutto il mondo. In un arco di diciannove mesi il canale YouTube di RMC è cresciuto fino a raggiungere oltre 37.200 abbonati con 5,4 milioni di visualizzazioni cumulate. Insieme alla messa quotidiana e al rosario serale, programmi come “Chi è chi nella Bibbia”, una serie di conferenze sui personaggi biblici, “Salmi per la vita”, la Novena alla Madre del Perpetuo Soccorso e la Novena globale a Sant’Alfonso, hanno portato migliaia di persone a condividere la nostra spiritualità e carisma redentorista.
L’intero viaggio di RMC è stato una provvidenza di Dio. Il sostegno e il duro lavoro dei confratelli redentoristi che si sono adattati a questo nuovo ministero online in un momento di bisogno sono stati fondamentali per il successo di questo sforzo. Il costante sostegno e il contributo delle persone nella preghiera hanno permesso a RMC di pianificare nuovi programmi per il futuro e di adempiere alla sua missione “Predicare il Vangelo sempre di nuovo”.
Charles Vijay Kumar, C.Ss.R.
Haiti ha bisogno di rinascere da Cristo Redentore
Nel suo tradizionale messaggio in occasione della Giornata Missionaria Mondiale, per questa 95a edizione che si terrà domenica 24 ottobre 2021, Papa Francesco propone come motto “Non possiamo smettere di parlare di ciò che abbiamo visto e sentito”, estratto dal libro di gli Atti degli Apostoli 4, 20. Per noi come Missionari Redentoristi che operiamo ad Haiti, vediamo in questo messaggio un invito rivolto a ciascuno di noi a non rimanere fermi ed indifferenti di fronte a questa tragedia che sta vivendo il nostro popolo durante questi ultimi anni. Dinanzi a questa situazione che sembra fuori controllo, il nostro impegno con chi soffre deve essere efficace in quanto voce profetica che fa conoscere l’esperienza di Dio che abbiamo nel cuore. In altre parole, nel contesto attuale, dobbiamo essere missionari della speranza che annunciano un messaggio di speranza poiché, come lo ricorda il Santo Papa, citando il numero 22 del documento conciliare Gaudium et Spes “…. Dio ama la nostra umanità e fa sue le nostre gioie e sofferenze, i nostri desideri e le nostre angosce”. Perciò questa Haiti, ferita ogni giorno dalla violenza, dalla corruzione e dai rapimenti, ha bisogno di rinascere da Cristo, per questo ha più che mai bisogno di missionari impegnati, che “vadano al bivio e invitano tutti quelli che si incontrano” (Mt 22, 9) per sperimentare la potenza dell’amore di Dio in tutti gli ambiti della società.
P. Renold Antoine, C.Ss.R
Missionario in Haiti
Colombia: Il redentorista deve essere un annunciatore del messaggio di salvezza
Partendo dal messaggio proposto da Papa Francesco per la 95° Giornata Missionaria Mondiale “Non possiamo non parlare di ciò che abbiamo visto e udito” (Atti degli Apostoli 4,20), come missionari redentoristi ci sentiamo profondamente identificati con l’essere testimoni e continuatori dell’abbondante redenzione (cf. Costituzione 23), non rimaniamo con ciò che abbiamo ricevuto, ma al contrario, lo condividiamo con molte persone che sono pronte ad ascoltare la nostra predicazione (cf. Costituzione 10) e condividere la nostra missione. Questa redenzione abbondante, come sinonimo di salvezza, è la Buona Notizia che siamo chiamati a vivere e a testimoniare al mondo intero, a partire dalla nostra vicinanza e assistendo il volto concreto dei nostri fratelli e sorelle che soffrono e sono esclusi dalle diverse strutture sociali. Di fronte a queste situazioni, per il missionario redentorista non ci dovrebbero essere scuse o giustificazioni per essere a disposizione di un mondo che rivendica la liberazione (cf. Statuti Generali 09). Tale salvezza inizia in questa vita e nel contesto attuale del nostro tempo e abbraccia tutta la persona.
“Tutto in Cristo ci ricorda che il mondo in cui viviamo e il suo bisogno di redenzione non gli è estraneo“. Per rendere tangibile questa realtà, come provincia di Bogotà, abbiamo scelto di dare priorità all’attenzione speciale dei migranti. Questo ha portato molti dei congregati ad andare verso i nostri fratelli che, per vari motivi, hanno deciso di intraprendere un cammino e noi siamo parte della loro storia di salvezza, diventando fratelli dei nostri fratelli (cfr. Luca 10,25-37). Per questo abbiamo deciso di rendere propizia la nostra spiritualità dell’Istituto, quando ci viene chiesto di amare i poveri in modo efficace e affettivo, non come un semplice discorso, concetto o idea, ma come una realtà concreta. Nello stesso senso, dobbiamo dare loro il valore e la dignità che ogni essere umano merita come figlio di Dio.
In breve, non possiamo dimenticare che Dio fa sue le nostre situazioni, non si rende mai estraneo ad esse, ma ci invia come suoi messaggeri e missionari, collaboratori nella sua opera redentrice nel mondo. Pertanto, siamo chiamati ad essere coraggiosi e a non riservare nulla di ciò che abbiamo ricevuto per grazia (cfr. Matteo 10:7-8). Che Maria, Nostra Madre del Perpetuo Soccorso, patrona delle nostre missioni redentoriste; che Sant’Alfonso, motivatore di tutta l’opera della Redenzione, ci aiuti ad essere autentici missionari sull’esempio di Gesù Cristo, il grande missionario per eccellenza.
Novizio Carlos Daniel Franco Ramirez (Provincia di Bogotà)
Novizio Jhonny William Vargas Vargas (Vice-Provincia di Caracas)
Testimonianze Video delle missioni redentoriste da diverse parti del mondo.
Dalla prima comunità di poche persone in Scala, i Redentoristi in quasi 300 anni si sono trasformati in una Congregazione di diverse migliaia di membri sparsi in tutto il mondo. Nonostante le grandi distanze e le diverse culture, formano un’unica bella famiglia, incentrata sulla stessa missione: annunciare l’Abbondante Redenzione ai più poveri e abbandonati.
Guarda come i Redentoristi diffondono il folle amore del Redentore in diverse parti del mondo.