NAPOLI, 14 DIC – Tre luoghi che esprimono in modo intenso e forte la spiritualità del Natale: Betlemme, dove, nella notte delle notti, è nata la storia della civiltà cristiana; Greccio, nel Lazio, dove San Francesco d’Assisi ha inventato il primo presepe nel 1223 e Scala, il paese più antico della Costiera Amalfitana, dove Sant’Alfonso Maria de’ Liguori trovò ispirazione, tra pastori, grotte e greggi, per la composizione di quello che sarebbe divenuto il più celebre canto del Natale: il “Tu scendi dalle Stelle”.
Nel 1731, stremato dalla fatica e ammalato, fu spinto dai superiori a un periodo di riposo ad Amalfi. Ma il vicario di Scala lo invitò a riposarsi presso il romitorio di Santa Maria dei Monti, frequentato da pastori ai quali egli si dedicò con amore e sollecitudine, portando loro la luce della Parola di Dio. L’anno seguente fondò l’Ordine dei Redentoristi.
Grazie a quell’esperienza, determinante nella sua vita, Sant’Alfonso compose il “Quanno nascette Ninno”, motivo in 6/8 in vernacolo napoletano, che avrebbe dato vita al più celebre dei canti natalizi.
E Scala, che resta custode di questa tradizione, attende il Natale 2021 con un emozionante videomapping che proietta sulla facciata del Duomo di San Lorenzo la storia con l’immagine di Sant’Alfonso in silhouette che rivolge lo sguardo al cielo stellato.
Il racconto multimediale, con giochi di luci e colori, che coniuga tecnologia, arte e spiritualità, è realizzato totalmente in computer grafica dall’architetto Marco Capasso (già collaboratore di Piero Angela per le celebri ricostruzioni storiche in 3D da Super Quark) col suo Studio Creativo. La colonna sonora inedita, scritta e musicata dal maestro Antonio Fresa, ed eseguita da un coro di voci bianche, racconta l’emozione della nascita del “Tu scendi dalle stelle”. La scena del presepe, tridimensionale, è ambientata proprio nella grotta di Scala in cui Sant’Alfonso ricevette l’apparizione della Madonna. Non poteva mancare la rappresentazione artistica del Settecento napoletano con “L’adorazione dei pastori”, celebre dipinto di Luca Giordano del 1688 conservato al Museo del Louvre di Parigi. E poi l’immagine di San Francesco con il Bambinello di Greccio. La sera della domenica 12 dicembre, alle 18.00, è stata la prima proiezione in diretta sulla pagina facebook del Comune di Scala. “Il nostro paese, luogo di bellezza e di fede, rende omaggio a uno dei suoi ospiti illustri, Sant’Alfonso de’ Liguori, che più di tutti seppe cogliere l’anima semplice e genuina di Scala e dei suoi abitanti – ha dichiarato il sindaco Luigi Mansi -. E’ emozionante sapere che proprio sulle nostre belle e rigogliose montagne il dottore della Chiesa ha riconosciuto lo scenario naturale ma anche il clima emotivo della venuta di Gesù”. Da Assisi, Padre Enzo Fortunato, originario di Scala, ha dichiarato: “Come Francesco inventò il presepe per fa conoscere il mistero del Natale ai semplici e ai poveri, così Sant’Alfonso diffuse in musica dialettale lo straordinario evento. Betlemme Greggio e Scala rappresentano di fatto i luoghi del Natale. Nel 2023 celebreremo gli 800 anni dell’invenzione del presepe”.
(Agenzia ANSA).