Necropolítica 2/3: le sue radici nel pensiero di Foucault

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(dal Blog dell’Accademia Alfonsiana)

Prima di continuare ad approfondire il concetto di “necropolitica”, proposto dal prof. Mbembe, è necessario scendere alle radici epistemologiche del suo pensiero per comprendere come l’autore approfondisca la tradizione filosofica ricevuta in un processo di continuità e discontinuità.

Così, troviamo che la visione di Achille Mbembe si basa sul concetto di “biopotere” proposto dal famoso filosofo Michel Foucault. La prima apparizione coerente di tale pensiero che conosciamo si verifica nell’ultimo capitolo, “Il diritto alla morte e il potere sulla vita”, del volume I, Volontà di sapere, della Storia della sessualità di Foucault.

In maniera molto sintetica, possiamo dire che il filosofo francese parte dal modo in cui negli antichi regimi veniva esercitato il “diritto alla morte”. Apparentemente come evoluzione della potestà genitoriale del diritto romano, attraverso la quale il capofamiglia poteva disporre della vita dei suoi figli e schiavi, il sovrano, per difendere la propria vita e quella dello Stato, poteva decidere “giustamente” sulla morte degli individui o gruppi per fermare la minaccia. La guerra, in questo modo, si giustifica come strumento, soprattutto, di protezione.

Con il passare delle tappe storiche e, soprattutto, l’evoluzione della tecnologia e della scienza, che ha ridotto notevolmente la mortalità e, rompendo con una precedente forma di metafisica, introduce nel discorso il mondo della vita e dei corpi, esercizio di potere da parte del i singoli gruppi sovrani o di potere iniziano a concentrarsi su “chi” può vivere e “come” questa vita può svolgersi.

Nel pensiero di Foucault, che cerca in modo innovativo di comprendere l’influenza dell’esercizio della sessualità e il suo posto fondante nelle relazioni sociali, cambia il carattere simbolico dell’esercizio del potere, che non si concentra più sulla difesa, ma cerca piuttosto un termine in se. Osservare questa influenza ci aiuterebbe a identificare più chiaramente il modo in cui l’attuazione di certe politiche basate su una certa simbologia del corpo e l’esercizio della sessualità costituiscono ciò che chiamerà “biopotere”.

Mbembe estrapolerà il pensiero di Foucault in un modo molto interessante, tuttavia questo è l’argomento del nostro prossimo articolo…

di p. Maikel Dalbem, CSsR