Padre Andriy Rak parla da Leopoli della situazione in Ucraina

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Questa mattina, p. Andriy Rak, C.Ss.R., Superiore Provinciale della Provincia di Lviv, ha condiviso con noi un videomessaggio. Fa un breve rapporto sull’attuale situazione in Ucraina, che sta soffrendo l’aggressione russa. Padre Andriy racconta come i Redentoristi in Ukraina assistono le persone che chiedono aiuto e riparo. Dice anche grazie per tutti i segni di solidarietà con loro in questo momento difficile.

Leggi il testo integrale del videomessaggio di p. Andriy Rak:

Cari amici e tutti coloro che non sono indifferenti alla situazione odierna in Ucraina.

Un saluto dall’Ucraina, dove stiamo vivendo il grande flagello della guerra.

Il 24 febbraio l’Ucraina si è svegliata in guerra.

Oggi è il decimo giorno. Per ora, più di un milione di profughi hanno lasciato il nostro Paese. La Polonia e altri paesi d’Europa li hanno accettati.

Ci sono già 532 morti; Di loro 19 sono bambini e 675 feriti, di cui 31 bambini.

Nei primi giorni, l’aggressore ha cercato di attaccare e distruggere strutture militari. I numerosi tentativi dell’aggressore di catturare città e oggetti strategici fallirono. Oggi gli attacchi nemici sono diretti contro infrastrutture civili, case e centrali nucleari.

Il numero delle vittime è aumentato. Da qualche parte i cittadini delle città occupate partecipano a manifestazioni contro gli occupanti. Inoltre, ci sono casi in cui i russi sparano ai civili.

Noi, come Redentoristi e persone consacrate, – cerchiamo di sostenere le persone. Incoraggiamo la popolazione con colloqui, confessioni e preghiere in questi giorni difficili. La nostra gente viene nelle chiese e nei nostri monasteri. Hanno paura e chiedono aiuto.

Quando possiamo, – aiutiamo i rifugiati con il trasporto in luoghi sicuri. Cerchiamo di dare loro un rifugio temporaneo nei nostri monasteri. Gran parte dei rifugiati viaggia all’estero.

Una parte dei nostri confratelli è presente nei luoghi di combattimento. Un grande sostegno per le persone che ci sono per venire a pregare insieme.

La guerra non è un modo per risolvere i problemi. È molto triste che i governi dei paesi facciano tali azioni. Penso che sia la scelta del male nella società civile. E’ triste e fa male quando i governi e le forze armate dei paesi diventano strumenti del male.

Oggi da diverse parti del mondo ascoltiamo parole e preghiere di sostegno e incoraggiamento. Questo è molto importante per noi proprio in questo momento.

Sono sinceramente grato alla società internazionale per tanto aiuto e supporto che ci viene dato in questo momento non facile.

Grazie a Voi tutti.