Conchita Barrecheguren diventerà beata

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Papa Francesco ha approvato la promulgazione del decreto sul miracolo avvenuto per intercessione della ven. serva di Dio María de la Concepción (Conchita) Barrecheguren García (1905-1927), figlia del ven. redentorista p. Francisco Barrecheguren.

La celebrazione della beatificazione è prevista per il 6 maggio a Granada, in Spagna. [Aggiornamento, 30.12.2022]

La latente fame di santità di Conchita esplose subito dopo la morte, avvenuta il 13 maggio 1927, diffondendosi con insolita ripidità e perdurando ancora oggi non solo nella Spagna ma anche in diverse città europee e in vari Stati del continente americano, dell’Africa e dall’Asia.

La Causa di Canonizzazione, patrocinata dall’Arcidiocesi di Granada e curata dai Missionari Redentoristi della Provincia di Madrid, ebbe inizio il 21 settembre 1938 e si concluse, nella sua fase diocesana il 7 novembre 1945. Su richiesta della Congregazione delle Cause dei Santi, nel 1979, fu celebrata un’inchiesta supplementare che, insieme al Processo diocesano ordinario, ricevette il decreto di validità giuridica nel 1992.

Il 23 dicembre 1994, con l’assenso dell’Arcivescovo di Granada, la Congregazione del Ss. Redentore assunse l’esclusivo patrocinio della Causa, affidandola alla cura della Postulazione Generale. Presentata la Positio sulla vita e le virtù nel 2002, Papa Francesco l’ha dichiarata Venerabile, insieme al padre Francisco, il 5 maggio 2020.

Nel frattempo, nella Diocesi di Orihuela-Alicante, dal 18 maggio 2016 al 31 marzo del 2017, si celebrava l’Inchiesta diocesana su un presunto miracolo avvenuto 2014, per intercessione della Venerabile, a una bambina di 16 mesi, guarita da sindrome da shock tossico con danno multiorgano causata da streptococco di gruppo A.

Emanato il decreto di validità giuridica degli atti processuali e redatta la Positio sul miracolo, la Consulta medica (20 maggio 2021), il Congresso dei teologi (21 ottobre 2021) e l’Ordinaria dei cardinali e vescovi (26 aprile 2022), riunitisi presso la Congregazione delle Cause dei Santi, hanno espresso parere favorevole unanime sul miracolo.

Profilo biografico di
MARIA de la CONCEZIONE BARRECHEGUREN GAR­CIA ( CONCHITA )
(1905-1927)

Maria de la Concepción (Conchita) Barrecheguren nacque il 27 novembre 1905 a Granada, dal venerabile Francisco Barrecheguren Montagut e Concha García Calvo, entrambi provenienti da famiglie benestanti ed animate da grande fede e solidi principi morali. La neonata fu battezzata nella Parrocchia del Sacrario di Granada l’8 dicembre 1905, con il nome di Maria de la Concepción del Perpetuo Socorro, Francesca de Paola, Eloisa, Primitiva de la Santissima Trinidad, sebbene fu sempre chiamata familiarmente “Conchita”.

Fin dall’infanzia Conchita manifestò i segni di una salute precaria. Quando aveva poco più di un anno e mezzo, si ammalò gravemente di un’enterocolite acutissima, tanto da far temere per la sua vita. La piccola miracolosamente guarì e i genitori attribuirono l’insperata guarigione all’intercessione della Vergine di Lourdes. Considerando il precario stato di salute, i genitori decisero, su suggerimento dei medici, di non farle frequentare alcuna scuola della città, divenendo essi stessi suoi educatori. In particolar modo dell’educazione della figlia si occupò il padre, coadiuvato da due maestre, impartendole anche un’adeguata preparazione catechistica per i sacramenti della Cresima, che ricevette il 3 maggio 1912, e della prima Comunione, alla quale si accostò nella messa di mezzanotte del 25 dicembre 1912.

Oltre agli studi e a svolgere anche attività domestiche con la madre, trascorreva diverse ore a pregare nell’oratorio di casa, a recitare il rosario e insegnare il catechismo alle collaboratrici domestiche, nonché a passeggiare con il padre e recitare con lui alcuni esercizi di pietà.

Fin da piccola Conchita entra nell’Arciconfraternita di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso e avverte la chiamata alla vita religiosa, desiderando di farsi carmelitana. Purtroppo le malattie impedirono la realizzazione del suo desiderio. All’età di dieci anni ebbe una profonda crisi religiosa dovuta agli scrupoli, tuttavia positivamente risolta nell’arco di circa due anni con il sapiente intervento del suo nuovo confessore, il redentorista p. Ruiz Abad. Nel 1917 le fu diagnosticata un’infiammazione intestinale che le procurava forti dolori e la obbligava ad una rigida dieta nell’alimentazione.

Inoltre, nel 1924, la madre fu afflitta da un grave squilibrio mentale, tanto da essere ricoverata presso il Sanatorio della Purissima di Granada, con il divieto assoluto di ricevere visite. La Venerabile e il padre affrontarono eroicamente questo nuovo dolore, sostenuti dalla costante preghiera e dalla fiducia in Dio.

Nonostante la salute cagionevole, Conchita compì diversi viaggi e pellegrinaggi, di cui prendeva appunti e scriveva cronache. Nell’agosto del 1926 dopo un pellegrinaggio a Lisieux, presso la tomba di s. Teresa del Bambino Gesù, si ammalò di tubercolosi, per cui i medici consigliarono i genitori di trasferirsi al Carmine di San Valentino, vicino alle foreste dell’Alhambra, nella speranza di fermare l’aggravarsi della malattia. Purtroppo però, il trasferimento non arrecò il miglioramento sperato e Conchita morì la mattina del 13 maggio 1927, all’età di soli 22 due anni.

Sepolta nella cappella di famiglia del cimitero di Granada, il 13 maggio 1978 i resti mortali furono traslati nell’oratorio dell’attuale Carmelo di Conchita (Alhambra). Dal 29 novembre 2007 riposano nella chiesa redentorista della Madonna del Perpetuo Soccorso in Granada, accanto ai resti del padre, il venerabile Francisco Barrecheguren Montagut.

Antonio Marrazzo, CSsR