Cosa mi rende una persona migliore?

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P. Rogério Gomes, C.Ss.R., consigliere generale e professore dell’Accademia Alfonsiana, ha pubblicato un nuovo libro: Provocações para sermos melhores. A vida que provoca a fé e a fé que ilumina a vida [Provocazioni per essere migliori. A vida que genera a fe e a fe que ilumina a vida], pubblicato da Editorial Santuario, Aparecida.

La prefazione dell’opera è scritta da Rita de Cassia Mendes Alvares, dottore di ricerca in Psicologia presso l’Istituto di Psicologia dell’Università di San Paolo (USP) e Master in Psicologia Sociale e Istituzionale presso l’Università Federale di Rio Grande do Sul (UFRGS).

L’introduzione recita: “La possibilità di essere buoni e di agire con bontà esiste in questa vita, in questo mondo. Ed è per questo che siamo stati creati. Così, ogni momento della nostra vita si traduce in possibilità di fare qualcosa di meglio. Anche i nostri errori hanno un potenziale pedagogico, in quanto consentono un apprendimento che ci aiuta a modificare le nostre azioni. È qui che troviamo questa provocazione…. Cosa ci insegnano i nostri errori? Vivere in questo mondo non è facile. Affrontiamo sfide ad ogni passo. Eppure è qui che costruiamo la nostra storia. Nessuna storia umana è una tragedia, anche quando ci sono delle avversità. C’è sempre la possibilità di qualcosa di nuovo, di costruire qualcosa di buono”… (p. 9).

Il libro è composto da 55 testi di meditazione e riflessione che toccano le questioni esistenziali in vari sensi.

L’autore parte dalle cose semplici e dalla vita quotidiana per farci riflettere sul nostro rapporto con noi stessi, con gli altri esseri umani, con Dio e con i diversi eventi che ci circondano. Ognuno dei temi tocca la vita in modo diverso. Sono temi esistenziali e ci fanno riflettere e approfondire la nostra vita di fede per migliorare il nostro rapporto con Dio e, quindi, migliorare le nostre azioni. Con un linguaggio semplice e poetico, l’autore lancia al lettore alcune provocazioni con l’intenzione che il lettore possa esprimere i propri giudizi e cercare le proprie risposte.

Alla fine del libro ci troviamo di fronte a questa domanda: quali sono state le provocazioni emerse dalla lettura del testo? Questo itinerario è processuale e deve portarvi a riflettere su come affrontate la vostra vita, come professate la vostra fede e in che modo la professione di questa fede qualifica le vostre azioni quotidiane nel mondo e fa sì che queste azioni si trasformino e tendano sempre al bene. È un cammino difficile ma bello da percorrere. Non si possono delegare ad altri le proprie responsabilità personali. In questo senso, il processo di conversione personale quotidiana è personale e dipenderà, in primo luogo, da ciascun individuo” (p. 127).

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