Di recente, il 22 ottobre, Vincenzo Nicasio Renuncio Toribio e undici compagni della nostra Congregazione del Santissimo Redentore, uccisi per odio alla fede nel 1936 in Spagna, sono stati beatificati a Madrid. La loro memoria liturgica sarà celebrata insieme ai 6 martiri redentoristi di Cuenca, già beatificati nel 2013.
Nelle parole di papa Francesco: «L’esempio di questi testimoni di Cristo, fino all’effusione del sangue, ci spinga ad essere coerenti e coraggiosi; la loro intercessione sostenga quanti faticano oggi per seminare il Vangelo nel mondo.» (Angelus 23/10/2022).
“La beatificazione è frutto dell’affetto con cui i figli di sant’Alfonso e le loro famiglie hanno custodito la memoria dei loro confratelli – scrive padre Antonio Quesada, CSsR, vice postulatore della causa. – E li conservano da quasi 90 anni, frutto del lavoro di raccolta dati iniziato quasi il giorno dopo il verificarsi dei fatti.
I Redentoristi rimasti a Madrid, principalmente i Padri Ibarrola e Tellería, raccolsero in prima persona le informazioni che davano loro i testimoni, a volte i proprietari delle case oi vicini di casa in cui si trovavano; altre volte sono stati i compagni di prigionia di questi padri a raccontare loro i momenti vissuti con i martiri ad un certo punto degli ultimi istanti di vita”.
Con questo stesso affetto vi invitiamo ad affidarci ai nostri martiri.
Scala News