Il cardinale Joseph Tobin ha condiviso la sua esperienza come missionario redentorista con i fedeli che serve nell’arcidiocesi di Newark. Nel suo discorso, il cardinale ha raccontato la sua lunga storia con la Congregazione e ha ricordato il consiglio che Papa Francesco ha dato ai Redentoristi nel 26° Capitolo Generale (1 ottobre 2022):
Vi incoraggio ad osare, avendo come unico confine il Vangelo e il Magistero della Chiesa. Non abbiate paura di sporcarvi le mani al servizio dei più bisognosi e delle persone che non contano nulla.
Come missionario, ma anche come vescovo, sono chiamato a rimboccarmi le maniche e ad impegnarmi a diffondere la Buona Novella di Gesù Cristo con le mie parole, certo, ma soprattutto con il mio esempio. Il Santo Padre non si stanca di ricordare a tutti noi cristiani battezzati che siamo discepoli missionari che non dobbiamo mai esitare a “intraprendere strade nuove e a dialogare con il mondo” tenendo sempre lo sguardo rivolto a Gesù“, che si è spogliato, assumendo la figura di servo”. Ciò che è vero per ogni discepolo missionario è particolarmente vero per quelli di noi che sono Redentoristi istruiti nella spiritualità del nostro fondatore, Sant’Alfonso de’ Liguori, scrittore spirituale, compositore, musicista, artista, poeta, giurista, filosofo scolastico, teologo e vescovo.
Nel suo discorso ai membri della nostra Congregazione, Papa Francesco ci ha sfidato ad essere fedeli ai carismi (doni) che abbiamo ricevuto dal nostro fondatore:
La testimonianza e gli insegnamenti di Sant’Alfonso vi ricordano continuamente di “rimanere nell’amore” del Signore. Senza di Lui, non possiamo fare nulla; rimanendo in Lui, portiamo frutto (cfr Gv 15,1-9). L’abbandono della vita comunitaria e della preghiera è la porta della sterilità nella vita consacrata, la morte del carisma e la chiusura verso i fratelli. Invece la docilità allo Spirito di Cristo ci spinge ad evangelizzare i poveri, secondo l’annuncio del Redentore nella sinagoga di Nazareth, concretizzato nella Congregazione da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori.
Auspico che tutti noi che siamo stati chiamati a servire come ambasciatori di Cristo – a coloro che già credono in Lui e a coloro che non sono ancora stati introdotti al suo amore e alla sua misericordia – possiamo conoscerlo, amarlo e servirlo, specialmente nei membri poveri ed emarginati della nostra società. Con Papa Francesco, prego affinché tutti noi possiamo essere fedeli e perseveranti nella nostra missione, “non dimenticando mai i più poveri e i più abbandonati” che serviamo e a i quali annunciamo la Buona Novella della nostra Redenzione.
Fonte: rcan.org