Pompei è una città del Sud Italia, famosa nel mondo per due motivi: gli Scavi archeologici, e il Santuario dedicato alla Madonna del Rosario. Quest’ultimo sta celebrando un anno (ottobre 2022- 2023) dedicato alla memoria del Beato Bartolo Longo, nel 150° anniversario di quando egli avvertì nel cuore la chiamata a diffondere la devozione al Rosario. Da lì iniziò la costruzione del Santuario e di strutture sociali di aiuto ai più bisognosi.
Ebbene, i Redentoristi hanno avuto un ruolo importante nella storia di questo Santuario e nel cammino spirituale del Beato Bartolo Longo. Questi era un avvocato, che nella sua giovinezza aveva vissuto lontano da Dio, assumendo posizioni anticlericali molto forti, e cadendo nel satanismo e nella immoralità. Fu l’incontro con alcuni uomini dello Spirito a rimetterlo sulla strada giusta: tra essi il Redentorista e Venerabile p. Emmanuele Ribera. La strada dei Redentoristi e del Santuario tornarono a incontrarsi quando altri Servi di Dio e figli di sant’Alfonso, come il p. Antonio Losito e p. Giuseppe Leone, furono per anni direttori spirituali dell’avvocato Bartolo e della moglie, la contessa Marianna De Fusco. E anche più tardi, quando per mezzo secolo i Redentoristi agirono da penitenzieri e amministratori del sacramento della penitenza presso il Santuario, meta di sempre più numerosi pellegrinaggi.
È per questi motivi che tra gli eventi organizzati durante quest’anno celebrativo, ce n’è stato uno dedicato ai Missionari Redentoristi. Esso ha avuto luogo venerdì 17 marzo 2023, con tre momenti forti: il primo con la conferenza tenuta dal professore Alfonso Amarante cssr, preside dell’Accademia Alfonsiana, sul Sacramento della Riconciliazione oggi sulle orme di sant’Alfonso. Il secondo con la recita solenne del Rosario in Basilica, e quello conclusivo con la concelebrazione presieduta dal Superiore Provinciale p. Serafino Fiore. Numerosa la partecipazione del popolo di Dio, soprattutto laici, a questi momenti, aperti da un saluto cordiale del Vescovo di Pompei Mons. Tommaso Caputo.
Per i molti che hanno vissuto questo evento nella sua duplice versione di formazione e di preghiera, l’occasione è stata preziosa, per capire la straordinaria eredità del magistero alfonsiano sulla morale e sulla coscienza, e con essa l’urgenza di incarnare oggi, a questa Chiesa e in questo mondo, l’annuncio della misericordia.
Serafino Fiore cssr
(foto di p. Luciano Panella e Fausto De Caro)